Rassegna stampa

Formula originale

DI GUIDO ROMEO
La tripla elica dell’innovazione si è messa in moto a Udine. È qui che InnovAction, la fiera dell’innovazione lanciata tre anni fa per far interagire ricerca, industria e politiche pubbliche, giovedì prossimo si prepara a superare le 40mila presenze dell’anno scorso con un’edizione dedicata alla qualità della vita e alla domotica. La formula è originale. Anche per questo sta diventando un appuntamento per chi fa innovazione in Italia ed Europa e un’importante occasione di contaminazione tra ricercatori e imprenditori.
«Non ci siamo rifatti a un modello straniero – spiega Francesca Visintin, a 35 anni economista presso l’Università di Udine che nel 2004 ha concepito la formula e coniato il termine "InnovAction" – anche se il NextFest organizzato dalla rivista statunitense Wired ogni autunno è stato un’importante fonte d’ispirazione». La manifestazioene friulana non è certo la prima a proporsi come vetrina dell’innovazione. A Bruxelles, Innova è da anni un appuntamento fisso per gli inventori e, a Bologna, R2B si prefigge come un canale privilegiato per la comunicazione tra imprese e laboratori di ricerca, mentre Smau e FuturShow si propongono come vetrine della tecnologia a diversi livelli.
Diversamente InnovAction, ideata dall’Ateneo di Udine come progetto di rilancio della Fiera cittadina e sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, non punta su un solo target, ma sull’incontro di realtà molto diverse, che hanno però tutte un ruolo in quel sistema complesso che è l’innovazione, come la ricerca, l’impresa, la pubblica amministrazione, fino all’education e alla rappresentazione e comunicazione della tecnologia. Cronologicamente l’appuntamento del Nord Est è il punto di arrivo di una politica iniziata anni fa con le Start Cup, le competizioni universitarie per trasformare le idee nate nei laboratori in progetti d’impresa e oggi diffuse in moltissimi degli atenei italiani. Una strada della quale Udine è stata felice pioniera e si è trovata tre volte prima in classifica e una volta terza nelle ultime quattro edizioni. «In Italia ciò che manca, rispetto agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna è il sistema di finanza dell’innovazione fatto di venture capitalist con competenze specifiche in grado di valutare, oltre al rischio d’impresa, quello tecno-scientifico caratteristico delle innovazioni radicali» osserva Cristiana Compagno, responsabile del trasferimento tecnologico dell’Università di Udine. La scommessa di Innovaction è stata perciò puntare sulle capacità relazionali tra imprese e laboratori presenti nella Regione, dove non mancano campioni di livello internazionale come Eurotech, leader nell’informatica ad alte prestazioni, Snaidero per le cucine e il design e Danieli per la metallurgia.
L’anno scorso la manifestazione si è arricchita del "Torneo dei paradigmi" una serie di dibattiti ideati da Daniel Pittino, a 33 anni ricercatore presso la Facoltà di economia dell’Università di Udine, e divenuti oggi uno dei tratti distintivi della manifestazione che mostra molta attenzione alla componente sociale dei processi innovativi. «Il Torneo propone visioni diverse su questioni tecnologiche di grande impatto sociale – spiega Pittino – non allo scopo di veder trionfare un unico vincitore, ma per fornire agli spettatori gli strumenti per costruire una propria visione del sistema dell’innovazione e comprenderlo meglio». Nel 2007 il torneo ha visto confronti anche molto accesi su temi come Ogm, energie e riscaldamento climatico. Quest’anno la sfida non potrebbe essere più attuale con temi come la gestione dei rifiuti, la genomica nella medicina personalizzata e l’acqua, oro blu del nuovo millennio. Un programma arricchito anche da una folta serie di ospiti internazionali, che non sfigurerebbero affatto alla manifestazione californiana di Wired, anzi ne sono stati in passato ospiti come l’inventore e futurologo Raymond Kurzweil, il Nobel per la Fisica e teorico della complessità Robert Laughlin che sulla "piazza della Conoscenza" si alterneranno con l’esperto di economia energetica Philip Verleger, che dialogherà con Kathleen Kennedy e Jaremy Leggett sui temi della crescita economica e della compatibilità ambientale.
Ma già ci si chiede quali sono i prossimi obiettivi di crescita di una manifestazione come InnovAction, che in pochi anni ha bruciato le tappe per diventare, da appuntamento regionale, una vetrina di richiamo internazionale e sta facendo leva sull’Euroregione, nella quale Udine, Trieste e Lubiana stanno già da tempo lavorando in rete per farne non solo una nuova possibilità di mercato, ma anche un nuovo serbatoio di risorse intellettuali, di competenze e alleati per attrarre talenti e risorse. «Il prossimo passo è espandere la componente finanziaria per l’innovazione» spiega Compagno, che con il fondo di Vc TechnoSeed dell’omonimo incubatore sta personalmente lavorando a questa strada. Il programma di venture capital tecnologico, lanciato dall’Università con un fondo rotativo di 500mila euro, destinato a raggiungere 1,1 milioni quando sarà attivata la parte equity, finanzia già una decina di start-up. «L’entità del fondo può sembrare esigua in confronto a ciò che accade all’estero, ma il cambiamento culturale è enorme» sottolinea Compagno. TechnoSeed ha infatti ribaltato le logiche che vorrebbero il pubblico investire per primo, indicando così la strada del privato, mettendo nelle mani di sei attori privati, banche e istituti di credito coperativo, l’onere degli investimenti, ma fornendogli i mezzi e le expertise tecniche per valutare, oltre al rischio d’impresa anche quello scientifico tecnologico di settori di frontiera come i software di intelligenza artificiale e le colture cellulari. TechnoSeed ha suscitato l’interesse anche di alcuni fondi anglo-americani, ma sta mostrando ricadute importanti anche per la cultura dei ricercatori, formandone la mentalità imprenditoriale. Gestito dal Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, il fondo dovrebbe permettere il rientro in 3-5 anni permettendo il reinvestimento in nuove iniziative.
www.innovactionfair.com
www.technoseed.it
www.wirednextfest.com

Contaminazione tra ricerca e impresa


Chi sono


– InnovAction è l’idea di tre giovani ricercatori di Udine. Cristiana Compagno, ordinario di Economia e gestione delle imprese, è responsabile del trasferimento tecnologico e autrice di pubblicazioni sui sistemi dell’innovazione con Francesca Visintin e Daniel Pittino. Visintin, dottorato all’Università di Str. Andrews in Scozia, è professore associato. Daniel Pittino, insegna organizzazione aziendale, è autore insieme a Compagno di "Ricerca scientifica e nuove imprese, Spin off accademici e valore della conoscenza" uscito per Isedi, Torino.


Contaminazione tra ricerca e impresa
Treza edizione. Qualità della vita, innovazione e competitività sono al centro della III edizione di Innovaction, la fiera dell’innovazione promossa e organizzata dal 14 al 17 febbraio da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con Udine e Gorizia Fiere e con l’Università degli Studi di Udine, presso Udine Fiere. La manifestazione, che è sostenuta da Intesa San Paolo, è concepita come occasione d’incontro e contaminazione tra il mondo della ricerca e quello delle imprese e della finanza. Tra gli ospiti, l’inventore e futurologo Raymond Kurzweil, il Nobel per la Fisica Robert Laughlin, i genetisti William Haseltine e Michael Morgan. www.innovactionfair.com

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