Rassegna stampa

Fondazione Fiera Roth a un passo dalla riconferma

MILANO – A fari spenti, si sta avviando verso la conclusione l’accesissima partita per il rinnovo della presidenza di Fondazione Fiera Milano. Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, è pronto a riconfermare nell’incarico il presidente uscente, Luigi Roth, che sarebbe così al suo secondo mandato al vertice della Fondazione Fiera.
Ieri a Milano circolava con insistenza la voce che la Giunta lombarda era sul punto di varare il decreto di nomina. In realtà ufficialmente non è accaduto nulla (la Giunta si è occupata di questioni diverse dalla Fiera) ma fonti della presidenza regionale, interpellate dal Sole-24 Ore, hanno confermato che Roth è a un passo dalla riconferma. Per l’ufficialità bisognerà aspettare gennaio. Tramonta così, salvo clamorosi ripensamenti, l’opzione Cantoni: il senatore di Forza Italia, vicino al premier Berlusconi, era indicato da molti come il possibile successore di Roth. Ma ora le sue quotazioni appaiono in ribasso. In effetti in Largo Domodossola, sede della Fondazione Fiera, la questione dei rinnovi non riguarda la sola presidenza ma l’intero Consiglio generale, che è già scaduto. Quindi, oltre al nome del presidente – di certo la nomina più prestigiosa e che concentra su di sé tutto l’interesse – sarà curioso capire quali saranno i due vicepresidenti (uno espressione del Comune di Milano e l’altro della Camera di commercio), nonché i componenti del Comitato esecutivo. Le pratiche per il rinnovo degli organi direttivi della Fondazione stanno procedendo un po’ a rilento, ma entro fine gennaio – assicurano fonti ben informate – tutto sarà risolto e la lista completa dei nomi verrà finalmente resa pubblica.
Se a Roth, come sembra, verrà data l’opportunità di un secondo mandato, il 65enne manager milanese potrà mettere a disposizione della comunità e delle istituzioni il patrimonio di conoscenze e di esperienze accumulate dalla Fondazione Fiera Milano con il progetto per il nuovo polo di Rho-Pero. Nel giorno della posa della prima pietra del futuro complesso fieristico, il 6 febbraio 2002, in un’area desolata alle porte di Milano che aveva ospitato per decenni una raffineria petrolifera, Roth s’impegnò pubblicamente a consegnare l’opera entro la fine del marzo 2005. Sembrava una scommessa difficile da vincere e invece il 31 marzo di quest’anno il nuovi padiglioni fieristici progettati da Massimiliano Fuksas, che dovranno proiettare Milano al vertice del circuito espositivo europeo e mondiale, erano pronti. «Quel giorno – ama ricordare Roth – avevamo lanciato un’ipoteca sul futuro. E l’abbiamo onorata».
A gennaio la Fondazione presenterà alla città e alle istituzioni il consuntivo dettagliato delle attività svolte negli ultimi quattro anni, dal progetto per il polo esterno al maxi-intervento di riqualificazione del polo urbano. Un patrimonio vastissimo di esperienze, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rapporti con il territorio, che fanno della Fondazione Fiera Milano un’autentica fondazione di sviluppo.

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