Rassegna stampa

Fondazione Fiera Milano, pronto il primo bilancio sociale

Creare valore aggiunto, distribuirlo agli stakeholder ed essere motore di sviluppo per la comunità: è la sintesi degli obiettivi economico-sociali di Fondazione Fiera Milano, per metà azienda e per l’altra metà veicolo di sviluppo sociale.

Per la prima volta redige il bilancio sociale (che sarà reso pubblico tra qualche settimana), quello del periodo gennaio 2001/giugno 2003 in cui l’attività è stata frenetica, soprattutto per centrare l’obiettivo di costruire uno tra i più grandi poli fieristici del mondo. Che già oggi garantisce un indotto complessivo di due miliardi l’anno.
Il bilancio sociale di Fondazione Fiera Milano, realizzato con la consulenza di Valdani Vicari & Associati, «nasce dall’esigenza di compendiare il bilancio d’esercizio con un documento più descrittivo, che approfondisca il rapporto esistente tra i numeri e gli effetti delle decisioni aziendali sulla comunità di riferimento. Azioni che sono strettamente connesse con il sistema di valori della Fondazione».
Nella mappa delle competenze, l'”azienda” Fondazione Fiera Milano gestisce direttamente il patrimonio immobiliare. Alla controllata (al 56,7%) e quotata Fiera Milano è delegato il business espositivo-congressuale e la gestione dei marchi di proprietà.

Nel complesso l’attività del gruppo garantisce ritorni cospicui: nell’esercizio gennaio 2002-giugno 2003 i ricavi hanno sfiorato i 332 milioni con un valore aggiunto globale netto di 122,4 milioni.

A livello di Fondazione i ricavi sono arrivati a 183 milioni con un utile netto di 54,7. Risorse indispensabili per finanziare gli ingenti investimenti del nuovo polo fieristico: circa 750 milioni. Nello stesso esercizio (di diciotto mesi) gli investimenti complessivi di Fondazione sono arrivati a 245,6 milioni. (E.Sc.)

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