
Fondazione Fiera accelera sul sito Expo
Il nodo sui terreni del sito di Expo 2015 forse si avvia alla soluzione. Si troverebbe nel summit istituzionale, tra Regione, Comune di Milano e Provincia, del prossimo 13 settembre.
Intanto ieri l’ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, si è detto ottimista sull’individuazione di una soluzione per i terreni del sito espositivo, anche se ha sollecitato i protagonisti della trattativa a raggiungere un accordo in fretta, entro la fine di settembre. «Le notizie che mi giungono – ha osservato Sala, a margine di un incontro pubblico – mi rendono ottimista. Mi pare che si stia trovando una soluzione». Tramontata ormai l’ipotesi di una newco a capitale pubblico che rilevi i terreni dove sorgeranno i padiglioni, la soluzione che si sta delineando prevederebbe l’acquisto da parte di Fiera del lotto di proprietà del gruppo Cabassi e la successiva cessione in diritto di superficie dell’intera area a Expo 2015 spa. «Ma al di là dell’ottimismo – ha spiegato Sala – il tema è il quando. Settembre sarà il mese decisivo: se si andrà oltre, sarà un problema».
A ottobre infatti è atteso il responso del Bureau international des Expositions sul dossier di candidatura e nei mesi scorsi, l’organismo che sovrintende alle esposizioni universali aveva raccomandato a Milano la soluzione del nodo dei terreni. Entro quella scadenza – ha assicurato Sala – dovrebbero partire anche le prime gare per la progettazione della piastra del sito espositivo mentre nei prossimi giorni sarà rinnovato il contratto di consulenza con Richard Burdett e Jacques Herzog, due degli architetti della Consulta architettonica che hanno progettato l’orto botanico planetario dove troveranno spazio i padiglioni.
Infine, per la nona volta nella sua storia, la Filarmonica della Scala sbarcherà in Asia e il 17 settembre lo farà nella cornice dell’Expo di Shanghai come ambasciatrice dell’Italia e di Milano, pronte a raccogliere il testimone della Cina per la successiva edizione dell’esposizione universale del 2015.
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