Rassegna stampa

Firenze sboccia la primavera fieristica

Firenze si prepara ad avviare finalmente l’atteso restyling, Carrara inventa ancora nuove rassegne, Arezzo rilancia con un nuovo management e nuove superfici espositivo-congressuali. La crisi spinge al cambio di passo e per le fiere toscane il 2010 s’annuncia come un anno di cambiamenti e rinnovati stimoli. La novità più importante è il passaggio di proprietà della Fortezza da Basso, cuore del polo fieristico-congressuale fiorentino, dal Demanio alle istituzioni locali, concluso nelle settimane scorse. Il trasferimento del fortilizio mediceo (valore stimato 147 milioni) al Comune di Firenze (50,4%), alla Provincia (42,4%) e alla Regione Toscana (7,1%), attraverso una complicata permuta immobiliare che ha richiesto anni di trattative, sblocca di fatto la possibilità di realizzare (e di ammortizzare in più anni, senza la spada di Damocle della scadenza della concessione statale) i lavori di ammodernamento dei padiglioni. Ora gli enti locali daranno in concessione a prezzo “calmierato” la Fortezza a Firenze Fiera, la società di gestione di cui sono azionisti di riferimento. I tempi per far partire i cantieri, però, non saranno brevi, anche se è pronto da tempo un progetto di massima messo a punto dallo studio Gurrieri, che prevede investimenti per più di 90 milioni.
In giugno, ha annunciato il sindaco Matteo Renzi, sarà pronto un cronoprogramma degli interventi, che saranno divisi in lotti e realizzati “a pezzi” nell’arco di più anni, per non bloccare l’attività del polo fieristico. Nel frattempo la Regione dovrebbe trasferire a Firenze Fiera i 30 milioni di contributi accantonati per i lavori (che dovranno essere integrati dagli altri soci). «A questo punto si può iniziare a pensare a un progetto veramente ambizioso – dice Carlo Bossi, presidente di Firenze Fiera – che comprenda l’intera area fieristica, dalla Fortezza al Palacongressi al Palaffari e all’ex Dogana».
L’obiettivo è trasformare la struttura «in un polo espositivo all’avanguardia, con la prospettiva – dice il presidente toscano Claudio Martini – di una futura integrazione con il polo espositivo pratese che nascerà». Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, ha già fatto capire che quella prospettiva è assai lontana, e che prima di dare il via al “contenitore” (l’ex fabbrica Banci, per la quale esiste un progetto di massima dell’architetto Fuksas) occorre aver ben chiaro il contenuto, e dunque le fiere e gli eventi da svolgere, in grado di tenere in equilibrio i conti.
Per adesso, Firenze Fiera resta una società che naviga a vista, in attesa di un amministratore delegato (e di una gestione industriale, al punto che si è ventilata l’alleanza con la Fiera di Bologna): il 2009 si è chiuso con un fatturato stabile a 17 milioni, e un margine operativo lordo positivo (700mila euro). Quest’anno si consolideranno le mostre esistenti, a partire da quelle di moda e di artigianato.
Punta invece sull’allargamento dell’offerta CarraraFiere (5,2 milioni di giro d’affari), che pur in una fase di crisi investe su nuove manifestazioni organizzate direttamente, ad alta specializzazione. Quest’anno nel centro fieristico-congressuale della costa toscana sono previsti 14 eventi, di cui tre debutti (Mareblu, Mondo pesca e la prima rassegna nazionale delle attrezzature per il mondo del gioco Poker game show). «Abbiamo scelto di valorizzare settori innovativi – spiega il presidente Giorgio Bianchini – investendo su nuove rassegne e rafforzando quelle storiche come CarraraMarmotec, che dopo essere diventata biennale celebra quest’anno la 30esima edizione con un programma ricco e importante». A nuovi progetti fieristici guarda anche il polo di Arezzo (5 milioni di fatturato), che rilancia con un nuovo consiglio di amministrazione e un nuovo direttore generale – Raoul Barbieri, ex Fiera di Piacenza – e con nuovi spazi congressuali (un auditorium da 900 posti, che sarà pronto in estate) e espositivi (8mila mq in più entro fine anno). «Appena finiti i lavori – spiega il direttore generale di Arezzo Fiere & congressi, nuovo nome del polo fieristico – saremo in grado di offrire una struttura all’avanguardia, che non ha eguali nel centro Italia». In attesa delle nuove manifestazioni, il business resta trainato dalla rassegna orafa OroArezzo e dal salone dell’agriturismo.
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