
Firenze Fiera, 2 ipotesi sul partner privato
ASSEMBLEA oggi dei soci pubblici di Firenze Fiera. Dovrebbero scaturirne gli indirizzi per il futuro assetto da varare entro il 18 luglio. Oltre che degli investimenti e dell´amministratore delegato da sostituire con un esecutivo, sul tappeto sarà soprattutto la decisione sul partner privato. Non è mistero che si pensi a Pitti Immagine. Da decidere come, premesso che l´amministratore di Pitti, Raffaello Napoleone, ha detto: ci stiamo solo se ci occuperemo sia di esposizioni che di congressi. Ciò nonostante, le ipotesi sono due. Comune e Regione propensi alla doppia formula: tutta a Pitti, la gestione delle esposizioni; mista, la società dei congressi, formata da convention bureau (dunque Firenze Fiera), Pitti, Pco (gli operatori fiorentini dei congressi) e la fiera di Rimini. Formula che si dice non incontri le simpatie né di Alberto Bianchi, il presidente di Firenze Fiera che preferirebbe un più semplice contratto con Pitti come gestore unico previa presentazione di un piano industriale, né alla Camera di commercio e gli industriali. (i.c.)