
Fiere, via ai patti per mercati esteri
Arrivano le istruzioni per l’internazionalizzazione del sistema fieristico italiano. Il viceministro alle attività produttive, Adolfo Urso, ha firmato il primo giugno scorso la circolare attuativa dell’accordo siglato il 20 luglio 2004 tra il ministero delle attività produttive, la conferenza dei presidenti delle regioni e province autonome, l’associazione esposizioni e fiere Italiane (Aefi), il comitato fiere industria (Cfi) e il comitato fiere terziario (Cft). Il provvedimento individua modalità e procedure per la presentazione dei progetti di internazionalizzazione del sistema fiere. L’accordo punta a massimizzare le sinergie tra l’azione pubblica statale e regionale e l’azione privata sui mercati esteri. In quest’ottica il dicastero punta a promuovere l’elaborazione di progetti congiunti, in grado di apportare reale valore aggiunto alla promozione nazionale di settore, filiera e, più in generale, di sistema. I progetti dovranno essere presentati compilando una scheda tecnica (nella circolare reperibile sul sito www.mincomes.it) e inviati per via raccomandata o corriere all’Istituto nazionale per il Commercio Estero (dipartimento promozione dell’internazionalizzazione, via Listz, 21 Ð 00144 Roma), entro e non oltre il 15 luglio 2005. Le proposte dei progetti da sostenere dovranno essere promossi solo dagli enti fieristici, dalle società fieristiche, dai gestori di padiglioni e dalle società che organizzano manifestazioni (facenti capo all’Aefi, al Cfi e al Cft), dalle regioni e dalle stesse associazioni che riuniscono gli organizzatori di fiere. Alla programmazione e alla realizzazione dei progetti potranno partecipare anche altri partner, non indicati fra i promotori. La copertura finanziaria dei progetti sarà suddivisa tra l’ente promotore e i partner, il ministero delle attività produttive e l’Ice. E, in caso di partecipazione al costo totale del progetto da parte delle regioni o di altro soggetto pubblico italiano, sia in veste di promotori che di partner, la copertura dei costi da parte dei soggetti pubblici ´verrà considerata in maniera unitaria’. In ogni caso, nella circolare si legge che la quota a carico dell’Ice per ciascun progetto non potrà comunque superare 250 mila euro.