Rassegna stampa

“Fiere, serve la fusione e più peso del Comune”

CESENA -“La politica si deve riappropriare della gestione delle fiere”. Daniele Angelini, ex assessore e attuale segretario dello Sdi, non usa mezzi termini quando parla del sistema fieristico che in questi giorni è stato al centro delle polemiche e del dibattito. La discussione è legata alla possibile fusione con Forlì. L’idea è stata rilanciata da Massimo Bulbi, presidente della Provincia, all’indomani della polemica sulla fiera avicola. A frenare gli entusiasmi di chi spinge sull’acceleratore ci ha pensato Domenico Scarpellini. Il presidente di Agricesena ha detto no, senza mezzi termini, alla fusione. La sua posizione non è nuova. E’ sempre stato contrario a questa ipotesi anche perché Cesena ha i conti in ordine e prima di andare incontro ad una fusione vuole essere certa che il bilancio non peggiori.Le parole di Scarpellini non sono piaciute ad Angelini. Il segretario dello Sdi innanzitutto è da sempre favorevole alla fusione. Anzi la pensa come Giuliano Zignani. Secondo il segretario della Uil si dovrebbe creare un polo composto da Cesena, Forlì e Faenza. “E’ anche la nostra posizione – dice Angelini – Non la pensiamo così da adesso, ma da mesi. Non a caso questa ipotesi era contenuta nel nostro programma elettorale”.Angelini poi non è tenero nei confronti di Domenico Scarpellini. “Il presidente si è sempre comportato come il padre padrone. Un comportamento del genere è inammissibile. La politica deve riappropriarsi della Fiera. Se il Comune ha investito milioni di euro deve anche tenere le file e soprattutto deve indicare la strada da seguire. Scarpellini poi deve muoversi all’interno del binario che è stato tracciato”.Vuol dire che non deve essere lui a decidere se fare o no la fusione?”Esatto.

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