Rassegna stampa

Fiere: Parigi incombe, percentuali in crescita, grandi numeri, toni soddisfatti. I bilanci dei saloni milanesi

P ercentuali in crescita, grandi numeri, toni soddisfatti. I bilanci dei saloni milanesi della moda femminile sono uno squillo di vittoria, un annuncio di festa. MilanoVendeModa, la rassegna organizzata da Expo Cts a FieraMilanoCity, segnala un aumento di buyer del 10%. Il fiorentino Pitti Immagine, che organizza NeoZone, cloudNine e Touch!, il sostituto del precedente White, annuncia un aumento di compratori del 30%. Anche White, dedicato ai marchi di maggior ricerca e tendenza, se lo scorso anno aveva dichiarato 7.500 visitatori, questa stagione si rallegra di aver superato gli 8mila. Tutto bene, dunque. Così bene che i responsabili di queste manifestazioni, fino a ieri in freddissimi rapporti, hanno cominciato a parlarsi. «Per la verità, sono stato io a muovere il primo passo – spiega Carlo Bassi, presidente di Expo Cts – per capire se è possibile affrontare un progetto comune che ci permetta di raggiungere una massa critica importante». Il riferimento sottinteso è Parigi, che con i suoi oltre mille espositori è considerata una specie di bastione invalicabile in cui finisce la grandissima parte dei budget a disposizione dei compratori, anche perché si svolge circa un mese prima di quello milanese. Secondo valutazioni attendibili, quando questi cavalieri erranti sbarcano a Milano dispongono ormai soltanto del 20% da investire, rendendo così poco rilevante quest’appuntamento. Così, per sparigliare le carte, MVM e 42…52 PluSize, il salone delle taglie comode che in due sole edizioni ha raccolto tanto successo, hanno preannunciato un nuovo appuntamento: Milano Fashion Event, dal 10 al 12 luglio, per favorire l’incontro tra i produttori e le realtà commerciali del prêt-à-porter. Al momento Carlo Bassi e Francesco Casile, ideatori e organizzatori di PluSize, prevedono di presentare 250 collezioni che dovrebbero offrire una possibilità in più per individuare e valutare trend e nuove proposte. Basterà quest’appuntamento a FieraMilanoCity a rendere più attrattiva la capitale italiana della moda? Secondo gli esperti il rischio è grande perché i buyer arrivati per la fashion week dedicata all’uomo (che termina il 28 giugno) potrebbero essere già ripartiti. Meglio sarebbe stato, insomma, anticipare ancora, ma c’è una forte curiosità di capire quali saranno le possibili reazioni. Se l’analisi sulle date sta generando un’organizzazione nuova, quella sulle future sedi potrebbe portare cambiamenti ancora più radicali, visto che la disponibilità dell’ex Ansaldo, dove sono allestiti i saloni fiorentini, presto verrà meno perché dovrebbe ritornare sotto la responsabilità diretta del Comune. Si rafforza quindi l’ipotesi del centro espositivo che sarà realizzato da Hines e soci nell’area Garibaldi-Repubblica. In quest’edificio di 20.000mq potrebbero trovare posto non soltanto sale per le sfilate, ma anche moduli espositivi in grado di soddisfare ogni richiesta. Il problema però è più complesso: chi si accolla la gestione di un centro che, per essere in attivo, deve ospitare un buon numero di manifestazioni? La soluzione in questo momento più accreditata è quella di una cordata di imprenditori e di enti, che garantirebbero, ognuno secondo le proprie particolarità, manifestazioni diverse, in grado di coprire un affitto valutato intorno ai 20 milioni di euro, se paragoniamo la redditività a quella di Fiera Milano, che affitta i suoi spazi a 90 euro al mq.

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