Rassegna stampa

Fiere, Milano si dimentica di portare l’Expo a Monaco

Meno 10% i visitatori previsti (per gli operatori sono il doppio), -15% gli espositori. Questi i numeri forniti dall’organizzazione della dodicesima edizione di Expo real che si è svolta nei primi giorni della settimana a Monaco. Praticamente scomparsi i russi, gli arabi e anche gli americani. Gli italiani? Con la Borsa immobiliare di Milano hanno presentato in conferenza stampa prezzi e rendimenti degli immobili nel capoluogo lombardo, con la partecipazione dei responsabili italiani di Carlyle group, Aew Europe e Reag. Tanto nella documentazione, quanto nello stand, non c’è niente in evidenza che ricordi l’assegnazione a Milano dell’Expo 2015, non ancora utilizzato come motivo d’attrazione. Mario Caputi, associate partner di Icme management consultant, che insieme alla società tedesca BulwienGesa ha curato lo studio presentato, vorrebbe migliorare lo scarso appeal dello stand milanese e porta come esempi positivi quelli di Austria e Svizzera. Anche quelli tedeschi sono di un altro pianeta, in quanto a capacità di attirare visitatori. In serata, in diversi stand, dalle 19 alle 22 si è assistito a un clima danzante con musica dal vivo, che ha prolungato l’allegra atmosfera dell’Oktoberfest, finito domenica scorsa. Nessuna faccia seccata tra camerieri e personale di sorveglianza, ma tanta voglia di far divertire gli addetti ai lavori.
In comune tra i tanti stand c’era anche il vino italiano, soprattutto rosso, argomento principe di conversazione tra i tanti intenditori tedeschi presenti in fiera. Tra le aziende italiane con forti interessi in Centro Europa – da Pirelli Re (il cui responsabile, Paolo Bottelli vive ad Amburgo, città che con Hafencity ha il progetto più importante presente all’Expo) fino a UniCredit group – c’è anche Arcotecnica, azienda milanese che conta di chiudere l’anno con un fatturato di 10-11 milioni di euro e che dà lavoro a 85 persone nel property (responsabile del 90% dei ricavi) e nello sviluppo. Tra i clienti italiani (oltre a 33 esteri) con cui ha accordi per la gestione degli immobili ci sono Trussardi, Inarcassa, Coin, Atm Ceda – l’azienda di trasporti milanese che ha fatto social housing per i dipendenti – Max Mara, Pirelli, Borgosesia gestioni Sgr e Investire immobiliare Sgr. Il direttore di Arcotecnica, Carlo Romagnoli, porta come fiore all’occhiello il secondo posto ottenuto nel 2008 dalla sua azienda tra i 34 property management, con tanto di certificato, rilasciato dal gruppo bancario Ubs, un biglietto da visita fondamentale in un mercato come quello tedesco dove, racconta, il passaparola è in grado di generare un redditizio effetto domino.
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IN EUROPA

 

Su gli investimenti nel terzo trimestre

 


Regno Unito in ripresa
Il volume degli investimenti in Europa è salito del 40% dal 2º al 3º trimestre 2009, passando da 12,9 a 18 miliardi di euro, sostiene un report di Jones Lang LaSalle presentato all’Expo Real di Monaco. Gli investitori stanno preferendo mercati più consolidati e trasparenti dove i prezzi nel terziario hanno toccato punte di -50 per cento. Nel Regno Unito l’indice Ipd in agosto è salito per la prima volta dopo 26 mesi.

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