Rassegna stampa

Fiere, il polo unico rimane sulla carta

Si apre la nuova stagione delle fiere venete (a Vicenza Orogemma chiude oggi, forte di un’edizione che ha richiamato circa 1.700 espositori e 15mila operatori), ma il polo unico fieristico veneto sembra destinato a rimanere sulla carta.

I tre colossi – Padova, Vicenza e Verona – hanno infatti messo a punto una serie di strategie per rimanere sul mercato e acquistare competitività, ma per quanto riguarda fusioni e collaborazioni si preferisce guardare soprattutto fuori dal Nord-Est. VeronaFiere, un fatturato in crescita rispetto all’anno precedente e anche rispetto alle previsioni (63 milioni, primo semestre 2006), punta a consolidare il proprio ruolo-guida nei settori di riferimento, quali edilizia e agroalimentare; per quest’ultimo, da segnalare l’intesa con Parma. Padova, passata in mani francesi, adegua le proprie strutture anche ad attività di congressistica ed eventi, mentre Vicenza apre nuovi spazi espositivi e potenzia le rassegne di punta. Fra le nicchie, in crescita Longarone.

Nonostante le pressioni che arrivano dall’Europa, a parte Padova, resta aperto anche il nodo privatizzazioni.

Zanetti u pagina 6

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