Rassegna stampa

Fiere, affari per 175 milioni

Nonostante la non facile situazione economica generale il sistema fieristico emiliano-romagnolo, che realizza ricavi complessivi per oltre 175 milioni, continua a conseguire positivi risultati, a incrementare i fatturati, a presentare sempre nuovi eventi espositivi.
Nel contempo tutti i quattro ex enti fieristici (Piacenza, Parma, Bologna e Rimini), completata la trasformazione in Spa secondo quanto espressamente previsto da una legge della Regione Emilia-Romagna, hanno avviato quest’anno almeno la prima fase del processo di apertura ai privati. Un processo che vede in testa la Fiera di Bologna che da maggio scorso è la prima in Italia a maggioranza privata. I soci pubblici, infatti, sono scesi al 43,1% del capitale lasciando a privati, tra cui operatori del settore, imprese e istituti di credito, il 56,9 per cento. Resta aperto il capitolo della quotazione a Piazza Affari per la quale è appena terminata la fase istruttoria. Entro febbraio i soci di Bologna Fiere valuteranno il percorso e le scadenze del piano che verrà presentato nelle prossime settimane dal Cda anche sulla base delle considerazioni espresse dall’advisor.
Per il 2005 il Gruppo Bologna Fiere prevede un incremento del fatturato che passerà dai 75,1 milioni di quest’anno ai 91 attesi dalla crescita per linee interne e ai 109 che deriveranno dall’acquisizione di tre nuove manifestazioni: “Marca”, a gennaio, sui prodotti a marchio della grande distribuzione, “Research to business” a febbraio, manifestazione dedicata all’incontro tra imprese e mondo della ricerca avanzata e, a novembre, “Alimentarti”, sui prodotti enogastronomici tradizionali. L’incremento di fatturato sarà frutto anche dello sviluppo di altre attività come l’avvio e il consolidamento di nuove società di servizi, da Bf Servizi a Bologna Congressi, a Convivia, a Bologna Fiere Web e Fairsystem. “Nonostante il momento economico complesso che vive il nostro Paese – dichiara il presidente, Luca di Montezemolo – Bologna Fiere sta dimostrando capacità di innovarsi nel prodotto e nel servizio, e di saper presidiare i mercati esteri decisivi per il nostro sviluppo, mantenendo intatto un forte radicamento sul proprio territorio. La crescita prevista per il 2005 è espressione delle nuove potenzialità offerte dal processo di privatizzazione in cui, a ragione, gli investitori hanno creduto”.
A Bologna Fiere fanno capo anche Modena e Ferrara, rispettivamente 2,1 e 0,8 milioni di ricavi nel 2003. “Nel 2004 abbiamo consolidato i risultati del 2003 anche se negli espositori e nei visitatori si è avvertita tutta l’incertezza della fase che stiamo attraversando”, dice Sergio Garuti, amministratore delegato di Modena Fiere che per il 2005 prevede un andamento in linea con i risultati di quest’anno. “Non ci dovrebbero essere grossi scostamenti – aggiunge – dal momento che le nostre fiere si collocano tradizionalmente bene nei rispettivi mercati di riferimento e con una buona fidelizzazione di pubblico”. Ferrara, che accanto all’attività fieristica sta sviluppando quella congressuale, nel 2005 presenta “Tempo Libero”, un nuovo Salone dedicato al turismo con particolari riferimenti a quello fluviale, al campeggio e al cicloturismo.
I privati sono presenti anche all’interno delle altre società di gestioni fieristiche regionali. A Reggio Emilia, Fiera da 2,5 milioni di ricavi nel 2004, in aumento rispetto ai 2,3 del 2003, la Siper srl che gestisce il quartiere fieristico già dal 1987 vede accanto a Comune, Provincia e Camera di commercio anche diverse associazioni di categoria tra cui Cna, Assindustria e le quattro associazioni agricole. Massimo evento reggiano è la Rassegna suinicola internazionale che si svolge ogni due anni (la prossima nel 2005 dal 27 al 30 aprile). Per il prossimo anno, a febbraio, Reggio Emilia ospiterà la prima edizione di “Esterno Casa”, sull’arredamento da esterni.
Oltre che a Reggio Emilia la vocazione agricola del territorio influenza anche i comparti espositivi di Cesena (fatturato in aumento da 2,3 a 2,5 milioni) e Forlì (in calo, invece, da 2,7 a 2,5 milioni). Agricesena, che gestisce il complesso fieristico di Pievesestina, è particolarmente attenta alla filiera ortofrutticola cui dedica il Salone internazionale “Macfrut”, uno dei massimi a livello mondiale sulla meccanizzazione in frutticoltura e “Ortomac”, per le produzioni orticole. La Fiera Internazionale Avicola è invece il fiore all’occhiello delle manifestazioni di Forlì. L’edizione 2004 ha risentito delle difficoltà del settore che ne stanno mettendo in discussione la periodicità con la proposta di biennalizzazione. Anche per questi contrasti lo scorso 25 novembre Stelio De Carolis ha lasciato la presidenza a Romeo Godoli.

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