Rassegna stampa

Fiere – A settembre la Spa pubblico-privata

Prenderà avvio dal prossimo settembre, in coincidenza con la costituzione della società immobiliare pubblico-privata “Expo Piemonte Spa”, il programma di costruzione del nuovo Centro Espositivo del Nord-Ovest, specializzato nel settore gioielliero e orafo, che sorgerà a Valenza Po, nell’Alessandrino.

Expo Piemonte, che avrà il compito di realizzare la struttura, sarà dotata di un capitale sociale iniziale di 16,3 milioni, conferito dalla cordata degli otto soci partner dell’iniziativa: la Regione Piemonte, che investirà circa 6,2 milioni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che parteciperà con 2,3 milioni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con 2,3 milioni, la Cassa di Risparmio di Alessandria, con oltre 1 milione, la Finorval (società immobiliare dell’Aov – Associazione orafa valenzana), con oltre 3 milioni, la Provincia di Alessandria, con 516mila euro, il Comune di Valenza, con 774mila euro, e la Camera di Commercio di Alessandria, con 51mila euro. L’opera, dal costo complessivo stimato di 19,3 milioni, sarà in parte finanziata dal capitale sociale e sarà completata con la sottoscrizione di un mutuo pluriennale. La Regione parteciperà attraverso Finpiemonte, alla quale conferirà un mandato senza rappresentanza.

Il complesso fieristico, che avrà carattere polifunzionale, e sarà secondo in Piemonte per dimensioni, sorgerà alla periferia di Valenza, su un’area totale di 120mila metri quadrati: il terreno, da sempre denominato, per curioso caso, “Villa dell’Orefice”, è già stato acquistato dalla Finorval, e confluirà nella disponibilità della società d’intervento. Si prevede che la superficie coperta comprenderà circa 30mila metri quadrati, adibiti a centro espositivo e a centro servizi, mentre all’aperto si estenderà un parcheggio. Expo Piemonte avrà funzione esclusivamente immobiliare, curerà la progettazione e la costruzione della struttura, e affiderà a terzi locatari l’organizzazione e la gestione delle manifestazioni fieristiche e delle attività che si svolgeranno nel Centro.

Il nuovo Palazzo delle mostre è finalizzato, in particolare, al rilancio internazionale della produzione orafa d’eccellenza del distretto Valenzano, sinonimo del “made in Italy” e leader mondiale nel settore. Il polo orafo-gioielliero di Valenza concentra, infatti, 1.200 imprese, con 8mila addetti e un giro d’affari stimato di 1,8 miliardi, con una quota export che supera il 70% della produzione, e ammonta ad oltre 455 milioni. Il Centro, destinato a diventare catalizzatore d’eventi di prestigio, ospiterà, oltre alle due edizioni annuali di “Valenza Gioielli” – esposizioni degli operatori del comparto, che attirano buyers da tutto il mondo – e alla rassegna “Rafo” dei fabbricanti orafi, anche attività permanenti, fiere e congressi del territorio.

<É una struttura necessaria - commenta Vittorio Illario, presidente dell'Associazione orafa valenzana - che colma una lacuna nella nostra provincia, che sarà aperta all'utilizzo di altri enti del territorio, e rappresenterà un punto di riferimento anche a livello regionale>. L’attuale Palazzo delle mostre di Valenza, inagurato nel 1980, è infatti ormai inadeguato rispetto alle rinnovate esigenze delle imprese, inserite in un mercato fortemente concorrenziale. . Tra le ricadute, attese dalla realizzazione del nuovo Centro, c’è quindi l’impulso all’economia, ma anche alla visibilità del territorio: .

Nella città dell’oro
L’Expo dovrebbe essere pronto nel 2006
Sorgerà nella “città dell’oro”, e brillerà come un diamante. Non è infatti casuale che a Valenza – capitale di un distretto orafo-gioielliero che utilizza l’80% delle pietre preziose importate in Italia, e incastona circa un milione di carati, soprattutto diamanti – si coltivi l’ambizione di realizzare un nuovo centro fieristico capace di portare al territorio un contributo d’immagine, anche attraverso una struttura architettonica. É questo l’intento espresso dai promotori dell’intervento, che sceglieranno il progetto. Avanza, intanto, avanza l’ipotesi di un traguardo per l’inaugurazione del Centro: si pensa a una possibile, e non del tutto fortuita coincidenza con le Olimpiadi del 2006 a Torino e in Piemonte

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