Rassegna stampa

Fieravicola, a Forlì sguardo sui mercati internazionali

É la vetrina privilegiata del settore avicolo. Da ieri fino al 5 ottobre, la Fiera di Forlì ospiterà «Fieravicola». La rassegna, arrivata quest’anno alla 42esima edizione, è un appuntamento fisso per i rappresentanti dell’intera filiera e del suo indotto: dagli allevatori alle aziende produttrici di mangimi, dalle aziende di trasformazione delle carni a quelle del confezionamento, da chi opera nel segmento uova alle realtà attive nel settore della coniglicoltura.
Gli espositori sono circa 300 (il 15% sono stranieri). Questa 42esima edizione di Fieravicola, visitabile a partire dalle ore 9, presenta visibile il marchio delle azioni di internazionalizzazione promosse da Camera di commercio di Forlì-Cesena e Fiera di Forlì in collaborazione con altri enti tra cui Ice e Regione Emilia-Romagna.
É maggiore, rispetto agli altri anni, la presenza di operatori del settore e delegazioni istituzionali dai Paesi dell’Est e da quelli del Mediterraneo. Ci sono buyers provenienti anche da Usa, Russia, Arabia Saudita e Emirati e certamente questo favorisce lo scambio di informazioni ed esperienze necessarie per la diffusione del prodotto sui mercati internazionali.
Ieri dunque c’è stata l’inaugurazione di “Fieravicola”, seguita nel pomeriggio da un forum alimentare organizzato da Confcooperative Forlì-Cesena e da un concorso gastronomico che ha visto impegnate sei scuole alberghiere italiane. Oggi alle 9, nella sala congressi della Fiera, è previsto il convegno: «Patologia neonatale infettiva e nutrizionale del tacchino». Il programma prevede a seguire altri convegni che vanno a configurarsi come momenti di riflessione sulla situazione economica, sanitaria e legislativa del comparto avicunicolo.

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