
FieraTieste, il rilancio punta sui soci pubblici
FieraTieste, il rilancio punta sui soci pubblici
Un incontro con la stampa per definire obiettivi, priorità e strategie della nuova Fiera Trieste S.p.A. A seguito della trasformazione della Società, della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, il Presidente, Fulvio Bronzi, ha voluto fare il punto della situazione di fronte ai giornalisti, anche per fissare i prossimi punti centrali del sviluppo della Fiera.
“Ritengo importante sottolineare che in circa un mese abbiamo passato in rassegna la situazione economica, gestionale e logistica della Fiera di Trieste, ereditata dalle passate gestioni. A seguito di questo esame posso dichiarare che abbiamo compreso il contesto in cui ci troviamo, e sulla base di questo confermiamo, e confermo in prima persona la volontà e l’interesse di portare avanti questo impegno, per raggiungere, entro un tempo breve, alla ristrutturazione complessiva della Fiera”.
“Dal punto di vista economico e gestionale Fiera Trieste versa in condizioni serie. La massa critica del bilancio è povera, nel senso che questo soggetto ha movimentato in passato poco volume di affari. Non entro nel merito delle scelte effettuate dai precedenti amministratori: ritengo che il futuro la Fiera di Trieste sarà tanto più proficuo quanto la Fiera diventerà il braccio operativo degli Enti e delle Istituzioni che la compongono, ovvero dei Soci di riferimento, Comune, Provincia e Camera di Commercio. Se ciò avverrà, il volume di affari della Fiera potrà assestarsi su livelli che permettano di considerare la S.p.A. come un interlocutore reale e credibile per il tessuto economico cittadino. Abbiamo ottenuto feedbacks positivi nei primi incontri con i Soci di riferimento sul futuro ruolo della Fiera: è necessario che questo ora si concretizzi. Sul fronte gestionale, Fiera Trieste ha bisogno di integrare allo staff esistente nuove professionalità per rispondere alle esigenze del nuovo mercato”.
“Dal punto di vista logistico, ho già avuto modo di esprimere soddisfazione per la scelta effettuata dal Comune e dall’Autorità Portuale di Trieste per posizionare la nuova Fiera in Porto Vecchio. Si tratta di una scelta sulla quale dovremo tarare i nostri strumenti di progettazione e l’immagine e il ruolo che vogliamo dare alla Fiera di Trieste del futuro. Stiamo dialogando con i Soci di riferimento per definire procedure, iter e tempistiche. L’ipotesi iniziale di dismissione dell’attuale comprensorio e di vendita del sito appare essere concretizzabile e attuabile, ma è importante sottolineare che i capitali che ne otterremo rappresenteranno solo una parte della base economica necessaria per realizzare l’intero progetto della nuova Fiera”.
“Infine, l’attuale gestione. Restano confermate le manifestazioni 2005, ovvero il calendario predisposto per l’anno in corso. Iniziamo con la Fiera Campionaria, sulla quale desidero spendere alcune parole. Sono certo che questa manifestazione abbia un proprio ruolo per la città. E’ un evento che ha alle spalle 56 edizioni, un ruolo a livello internazionale: per questo va mantenuto, preservato e potenziato, poiché rappresenta un punto di partenza, non certo di arrivo. Sappiamo che questa manifestazione è in grado di mettere in contatto il pubblico con il tessuto economico locale: l’artigianato, il turismo e l’enogastronomia che vedono nella provincia di Trieste e nella Regione il proprio target hanno l’occasione, attraverso questa manifestazione, di entrare a contatto con il proprio pubblico. Avremo occasione di presentare l’evento nello specifico: quello che considero importante sottolineare è che la manifestazione deve essere sostenuta, perchè in questo modo si permette ai piccoli imprenditori della Venezia Giulia di trovare nuovi interlocutori, e il tessuto economico della nostra città ha bisogno dello sviluppo della piccola imprenditoria”.