
FieraRimini vicina al listino
Il titolo sarà sul listino tra la fine del 2006 e la primavera 2007, ´o qualche mese più tardi, se lo consiglieranno le condizioni del mercato finanziario’, aggiunge Cagnoni. ´La valutazione spetterà ai nostri azionisti, che condividono l’obiettivo’. Il che significa anche che Rimini prende atto dell’impossibilità di realizzare la ´grande società fieristica emiliana’, progetto che metteva insieme Rimini con Bologna e Parma per competere alla pari con la nuova Fiera di Milano, che sta tentando scorribande sul suolo emiliano. Nonostante la regione abbia lavorato per avviare questo processo, l’accordo non si è trovato. Quindi ognuno per la sua strada e Rimini farà da sola, con l’aiuto del mercato finanziario. Anche perché RiminiFiera ha un asso nella manica: è l’azionista di punta del nascente Palacongressi, il più grande d’Italia, con notevoli potenzialità di business. ´Inoltre’, aggiunge Cagnoni, ´stiamo presentando una manifestazione di interesse per il nuovo Palacongressi di Roma’. Gli investitori saranno disposti a scommettere su questo intreccio fieristico-commerciale? I primi sondaggi indicano notevole interesse, soprattutto se il flottante sarà significativo e in grado di assegnare ai sottoscrittori un effettivo potere sulle decisioni di strategia aziendale. Insomma, la borsa dovrebbe rappresentare anche il passaggio dalla tiepida privatizzazione dello scorso anno a una vera privatizzazione e sarebbe una rivoluzione per il sistema fieristico italiano, ancora avvolto da mani pubbliche. Comunque a Rimini assicurano che le banche fanno la fila per accompagnare in borsa la società e che l’offerta sarà bruciata in breve tempo. Al di là degli ottimismi, molto dipenderà dalle modalità del collocamento. Intanto Cagnoni snocciola i numeri del bilancio aggregato 2005: fatturato di 73,4 milioni, che arriverà a 85 milioni nel 2006, mol di 17,3 milioni, ma quest’anno è atteso a quota 25 milioni. ´Abbiamo le carte in regola per la borsa’, dice il presidente di RiminiFiera, ´e in prospettiva c’è un ulteriore balzo economico poiché a luglio inaugureremo due nuovi padiglioni, portando il quartiere a quota 16. Inoltre stiamo sviluppando l’export, cioè l’organizzazione di fiere all’estero: stiamo preparando rassegne a Mosca, San Paolo e Shanghai’. Sullo sfondo c’è l’ alleanza con la nuova Fiera di Roma dove, ´in collaborazione con loro’, spiega Cagnoni, ´realizzeremo una rassegna dedicata al turismo, che si chiamerà Globe. Si tratta di prove d’intesa che dimostrano la nostra disponibilità a realizzare alleanze’. (riproduzione riservata)