
Fieragricola Verona al debutto biennale
ROMA *c La nuova Fieragricola di Verona è pronta al debutto, in calendario dal 3 al 7 marzo. Dopo oltre un secolo, la più importante rassegna agricola imbocca la strada della biennalità – per una migliore coerenza con il programma delle fiere europee – e soprattutto riposiziona il suo focus sull’offerta di tecnologia e servizi per le aziende agricole. Un ritorno al futuro, come hanno spiegato il presidente, Luigi Castelletti, e il direttore generale, Giovanni Mantovani, in trasferta a Roma per illustrare (presente anche il ministro Alemanno) le novità dell’edizione 2004.
Con un’organizzazione dinamica degli spazi espostivi, grazie anche al largo uso della multimedialità, la rassegna ospita anche tre saloni specializzati che convoglieranno i principali settori: Agrimeccanica, con un ritorno in forze della meccanizzazione; Zoosystem, per la zootecnia (tra gli eventi internazionali c’è la Conferenza mondiale della Razza bruna); Agriservice per i servizi e la chimica. Sono attesi 150mila visitatori, con una forte presenza di stranieri. Ma intanto, gli organizzatori hanno già incassato un primo successo sul fronte degli espositori tra i quali figurano i grandi gruppi che producono mezzi tecnici e le tante aziende superspecializzate.
Ma Fieragricola non si esaurisce con i prodotti. Molto nutrito il calendario dei convegni – ha sottolineato Castelletti – per approfondire gli orientamenti del nuovo corso impresso all’agricoltura dalla riforma della Pac e dall’imminente ingresso dei nuovi partner Ue. Un impegno richiamato anche dal ministro Alemanno, secondo il quale già a Verona dovrebbero emergere le prime concrete indicazioni sull’applicazione in Italia della riforma Pac. Applicazione sulla quale c’è grande attesa in tutto il mondo agricolo e agroindustriale. Ai rappresentati della Fiera il ministro ha anche riconosciuto che Verona ha le carte in regola per candidarsi a ospitare la sede dell’Autorità nazionale per la sicurezza alimentare, una scelta – ha precisato – che sarà presa sulla base delle valutazioni di una commissione di saggi.