
Fiera, Vicenza adesso si schiera
La Fiera di Vicenza è pronta a scendere in campo per creare la ‘cordata veneta’ che fermi lo sbarco francese e si aggiudichi la Fiera di Padova. Il colpo di scena è maturato nelle ultime ore, e le bocche sono ancora tutte cucite in attesa che maturino le scelte, ma il passo ufficiale c’è. La presidente Manuela Dal Lago (presidente anche della Provincia) ha infatti diramato una convocazione straordinaria del consiglio di amministrazione dell’Ente di via dell’Oreficeria, lunedì pomeriggio, con all’ordine del giorno la “Proposta di acquisire quote azionarie della Fiera di Padova”. «Cosa significa? Mi spiace, ma prima di tutto devo informare il consiglio», si limita a rispondere la presidente. «È il consiglio che deve stabilire se è favorevole o meno». Di certo, comunque, la proposta di scendere in campo nella battaglia di Padova c’è. «Stiamo provando a trovare una strada». «È vero che lunedì il consiglio è convocato d’urgenza, ma di più non si può dire per ora», conclude la presidente. Il passo ufficiale comunque arriva dopo una serie di altri segnali registrati in terra vicentina. A dare il segnale di battaglia, come noto, era stato il presidente della Banca Popolare Gianni Zonin (e giusto ieri i giornali riportavano la foto di Zonin e Dal Lago fianco a fianco per la firma dell’accordo in base a cui la Popolare sarà il tesoriere della Fiera vicentina, ndr): «Non possiamo lasciare che i francesi facciano il bello e cattivo tempo alla Fiera di Padova – aveva detto – e per questo credo che le istituzioni venete dovrebbero far quadrato, superare le rivalità e operare in sinergia. La Bpvi è pronta a fare la sua parte». Un messaggio che aveva trovato pronta accoglienza da parte della Dal Lago e anche dal presidente dell’Assindustria vicentina Massimo Calearo, che aveva esplicitamente auspicato, per il caso Padova, una contr’offerta congiunta di Verona e Vicenza per far fronte all’arrivo dei francesi di Gl Events, che hanno buttato sul tavolo la loro posta e attendono una risposta definitiva per metà gennaio. Istituzioni, mondo industriale, mondo finanziario: Vicenza, insomma, si prepara a schierarsi nella guerra delle fiere venete. Una guerra che è scoppiata in modo inatteso nei giorni scorsi quando a Verona hanno preso atto che proprio Padova, per questioni di bilancio, ha ceduto al sole crescente della maxi-Fiera di Milano il marchio di Transpotec, la fiera dei trasporti ospitata finora nei padiglioni scaligeri. Ma se Vicenza si schiera, lo fa in un campo di battaglia dove a fare da ‘generale’ è la Regione Veneto. Anche venerdì, in trasferta veronese, il governatore Giancarlo Galan ha ribadito che «Se noi, con le nostre fiere, siamo in grado di fare squadra non ce n’è per nessuno; se invece si va in ordine sparso si lascia spazio ad affarismi e furbizie e non so a quale di queste categorie appartenga il caso di Transpotec». «Intendo nominare quanto prima un mio delegato – ha annunciato Galan – perché crei i presupposti per mettere assieme le fiere venete. In tempi brevi. Tutti sono capaci di parlare di belle intenzioni, ma quando poi la Regione prepara il piano per una holding veneta tutti si mettono contro. Adesso basta». Lunedì in Fiera a Vicenza, appunto, ci si conta. E la Regione attende il sì berico da affiancare, evidentemente, a molti altri “sì” che spera di registrare anche in terra scaligera.