Rassegna stampa

Fiera unica Faenza-Forlì-Cesena?

Faenza – Gestione unica delle fiere di Faenza, Forlì e Cesena? Potrebbe essere. Si tratterebbe del quinto polo regionale.”Il Consiglio di amministrazione della fiera di Forlì e l’assemblea degli azionisti si sono espressi per un Consiglio di amministrazione che sovrintenda ai due quartieri fieristici della provincia limitrofa, facendo nel contempo un appello a Faenza per creare un polo romagnolo con ben tre fiere internazionali: il Macfrut a Cesena, Fieravicola a Forlì e una rassegna dedicata alla ceramica a Faenza”.In tali termini si è espresso il presidente della Fiera di Forlì, Stelio De Carolis, in risposta all’ex sindaco Giorgio Zanniboni. Tra i due è scoppita una polemica, ma tra le critiche e gli errori traspare anche una possibile ricetta “ammazza crisi”. In sostanza vi sarebbe da mettere mano alla strategia che vede individuati i quatto poli regionali di Rimini, Bologna, Parma e Piacenza. Strategia che di fatto esclude i “quartieri” storici di Forlì-Cesena e Faenza, condannati in questo modo ad un localismo sempre più evidente, perché fagocitati dalle altre strutture. Secondo De Carolis “la nascita del nuovo polo romagnolo consentirebbe l’elaborazione di un calendario di manifestazioni non ripetitive, non conflittuali, non antagoniste, e l’utilizzo di un bacino d’utenza tale da superare ogni forma di localismo”. E’ sicuro inoltre che tutto ciò sarebbe già successo “se a suo tempo si fosse andati in tale direzione, essendoci stato pure un convinto consenso dell’assessorato regionale alle Attività Produttive”. Sennonchè, continua il presidente forlivese, “a tutt’oggi le risposte sono diverse, con rischi di campanilismi sempre nuovi”.Ma come accoglie l’appello all’unità di De Carolis il presidente di “Faenza Fiere” Francesco Carugati?Siete interessati ad aggregarvi a Forlì e Cesena?”Sono attento a valutare qualunque proposta possa giungere da altri quartieri fieristici della Regione, se ovviamente supportati da progetti concreti. Non ci sottraiamo a nessuna logica di sistema anche se, devo dire, nessun contatto è stato finora stabilito. Inoltre non capisco a quale rassegna ceramica si riferisca De Carolis: la nostra fiera non ne contempla alcuna”.Forse si confonde con il Museo internazionale. Ma lei crede in un quinto polo?”E’ un discorso che si può approfondire. Mi trova d’accordo la considerazione che non è bene replicare a pochi chilometri di distanza certe fiere tematiche. Occorre razionalizzare. Il rischio è di investire due volte per rassegne simili”.Ma come potrebbe avvenire la fusione?”Andrebbe attivata una mediazione da parte delle Camere di Commercio di Ravenna e Forlì-Cesena. Intensificare il dialogo”.E l’aggregazione come sarebbe accolta dagli espositori?”Sono le imprese stesse che chiedono una sorta di unione per innalzare il livello qualitativo, per dare riconoscibilità alle manifestazioni e creare interessi sovraprovinciali”.Oggi la Fiera di Faenza ha i numeri per entrare nel polo? “Resto dell’idea che non ha una collocazione ideale. I ragionamenti sul suo trasferimento sono stati accantonati dall’ente pubblico. Ciò crea problemi di viabilità, parcheggi eccetera. Tuttavia è in atto un intervento sull’asse europeo dell’obiettivo 2. Sono rimasti da realizzare due stralci che comprendono un terzo padiglione ricavato dalla tettoia esistente, impiantistica (anche aria condizionata) e riqualificazione esterna. Probabilmente si vedrà qualcosa nel 2005”.Insomma: “rivisitata e corretta” Faenza ci potrebbe stare.

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