Rassegna stampa

Fiera, Turcato si dimette dalla nuova spa

Torna la tensione in via dell’Oreficeria. A sorpresa Andrea Turcato, per 14 anni segretario generale della Fiera e da soli due mesi consigliere delegato di “Vicenza Fiera International”, ha rassegnato le dimissioni. Il presidente Valentino Ziche, che guida sia la Fiera sia la nuova società operativa, non ha voluto confermare l’esistenza di una lettera di dimissioni di Turcato – sarebbe stata consegnata due giorni fa, ma il presidente è fuori città proprio da un paio di giorni – ma dice di aver avuto una conversazione telefonica con lo stesso manager, nel quale evidentemente è stata confermata la volontà di Turcato di dimettersi, e invita tutti a non fare congetture. «La prima cosa che farò lunedì – dice il presidente, confermando quanto dichiarato all’emittente TvA Vicenza che ieri sera ha dato la notizia delle dimissioni – sarà convocare Turcato, chiedergli le motivazioni del gesto e convincerlo a rimanere. Non si può fare a meno del suo valente contributo». Un incontro in agenda per lunedì, in realtà, il presidente Ziche lo aveva già segnato dai giorni scorsi: quello con il Tavolo intercategoriale degli orafi vicentini. E anche se giustamente il presidente invita a non fare congetture sul gesto di Turcato, i bene informati assicurano che proprio quell’incontro è il motivo che ha scatenato le dimissioni. Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso Tavolo intercategoriale aveva incontrato proprio Turcato per sentire quali sono i programmi del consigliere delegato per la nuova “Vicenza Fiera International”. E dopo quell’incontro è scattata la richiesta di un confronto con il presidente Ziche. Un gesto che forse Turcato – ieri irraggiungibile – ha interpretato come un tentativo di scavalcarlo. Anche se questa lettura viene negata con decisione da Tranquillo Loison, presidente del Tavolo intercategoriale e presidente nazionale di Unionorafi Confapi. «Sono sorpreso della notizia: l’avevo sentita a livello di chiacchiera, e come tale l’avevo finora considerata. L’incontro con Turcato è stato cordialissimo, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli perché Turcato ha chiarito che il programma che sta elaborando lo deve presentare al cda e alla proprietà di Vicenza International, e noi orafi non siamo stati coinvolti nella guida di questa società. Ho riferito dell’incontro ai miei colleghi, e abbiamo chiesto un incontro al presidente Ziche che, lo ricordo, non è solo presidente di Vicenza International ma anche dell’Ente Fiera, per cui ci possono essere moltissimi argomenti su cui parlare con lui, a cominciare ad esempio dalla scelta tra Fiera nuova o ristrutturazione di quella attuale. Quindi respingo la lettura di chi sostiene che questa nostra richiesta di incontro sia il motivo delle dimissioni di Turcato: è una persona troppo intelligente e sarebbe offensivo pensare che dipenda da questo. Siamo tutti ben consci delle capacità e del valore di Turcato. Mi viene da ipotizzare che le questioni siano per forza altre». Cosa si augura ora Loison? «Come orafi dobbiamo augurarci che Vicenza Fiera International parta nel migliore dei modi perché ad oggi effettivamente non c’è un programma e noi speriamo che la gestione della società inizi e porti frutto: abbiamo bisogno di essere presentati e rappresentati in un certo modo nel mondo». Il presidente degli orafi dell’Associazione industriali Giorgio Costa (appena riconfermato, vedi pag. 7) si limita a dire di aver appena appreso «con sorpresa delle dimissioni di Turcato» e non vuole aggiungere altro. I chiarimenti, evidentemente, sono tutti rimandati a lunedì, quando in Fiera – a questo punto – il presidente Valentino Ziche si troverà a incontrare in rapida successione sia il dimissionario Turcato sia i rappresentanti delle categorie orafe vicentine. E il suo sarà un compito non facile. Perché da una parte c’è chi assicura – e sono in molti – che Turcato è assolutamente imperdibile per la Fiera di Vicenza e soprattutto per l’immensa rete di contatti con l’estero che può vantare (e fa capire che sotto sotto cova sempre anche un confronto a distanza con il suo successore, il nuovo segretario generale della Fiera, Corrado Facco). Dall’altra c’è chi – e non sono pochi neanche questi – non ha per niente gradito questo gesto “da prima donna” del manager storico della Fiera di Vicenza, che ha fatto seguito alla semplice richiesta di un confronto diretto tra le categorie orafe e il presidente Ziche.

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