Rassegna stampa

Fiera Milano si sdoppia

Una colossale operazione urbanistica giocata su due fronti: quello extra cittadino, dove è in costruzione il nuovo polo espositivo nell’area di Rho-Pero (alle porte della metropoli); e quello urbano, che prevede la cessione e successiva trasformazione di una larga fetta del quartiere storico. É questa la mission che si è data Fondazione Fiera Milano, con il pieno sostegno delle istituzioni locali e nazionali. Schematizzando: entro la primavera del 2005 sarà in funzione il nuovo polo di Rho-Pero progettato da Massimiliano Fuksas. La struttura, per la quale è in atto un investimento da 550 milioni di euro e che si trova in asse con l’aeroporto intercontinentale di Malpensa, proietterà Milano ai vertici del circuito espositivo internazionale consentendo alla Fiera di ospitare sia le maxirassegne itineranti in grado di occupare l’intero quartiere sia più eventi in contemporanea.
Quando Rho-Pero sarà attivo, e si spera anche adeguatamente servito dal sistema dei trasporti (proprio in questi giorni si apre il cantiere per il prolungamento della linea 1 della metroplitana milanese fino a Rho-Pero), scatterà la riqualificazione del polo urbano, che già vede in corsa i nomi più prestigiosi del settore immobiliare, finanziario e delle costruzioni. Entro il 31 luglio 2004 verrà ufficializzato il progetto vincitore. Va tenuto presente che il prezzo minimo per l’acquisto dell’area dove sorge il polo urbano di Fiera Milano è stato fissato in 310 milioni di euro. Le due operazioni, polo esterno e polo urbano, sono strettamente legate tra di loro. L’introito che deriverà a Fondazione Fiera Milano dalla vendita dell’area urbana, depurato dagli oneri fiscali, servirà a coprire parte dell’investimento, totalmente autofinanziato, per il polo in costruzione a Rho-Pero e che sarà gestito da Fiera Milano Spa, la controllata quotata in Borsa. L’operazione porterà inoltre grande beneficio alle casse dell’amministrazione comunale, che riceveranno dall’acquirente del quartiere storico non soltanto gli oneri di urbanizzazione previsti dalla legge, ma anche oneri aggiuntivi di pari entità che saranno destinati alla realizzazione di opere di interesse generale.
Più in generale, la trasformazione dell’area cittadina ora occupata dai padiglioni della Fiera – sulla quale vedrà la luce anche un grande polmone verde – rappresenta una straordinaria occasione di rilancio della città nella competizione con le altre capitali europee, perché si tratta di un’area unica per dimensioni, vicinanza al centro storico e accessibilità.

Newsletter