Rassegna stampa

Fiera Milano scommette sul Brasile e sulla Russia

Cura dimagrante per la struttura, nuove rassegne in Italia, sviluppo dell’attività al l’estero. Nel 2011 Fiera Milano proseguirà il percorso avviato nel 2009 per contrastare la crisi del settore e ritrovare slancio. Sul fronte internazionale, nel primo trimestre verrà perfezionata l’operazione di acquisto del 75% dell’operatore brasiliano Cipa, già annunciata a fine 2010, a fronte di un esborso di 16,2 milioni di euro. Tra gli effetti dello sbarco di Fiera Milano in Brasile c’è lo scambio di mostre, con l’importazione in Italia di una rassegna dedicata ai prodotti e ai servizi per i disabili.
Proseguono inoltre i contatti con operatori russi, altro obiettivo dichiarato da tempo dal quartiere milanese. In questo caso le prime ricadute concrete potrebbero essere la duplicazione del Macef, il salone internazionale della casa e della Bit, dedicata al turismo, due appuntamenti oggetto di rilancio per quanto riguarda le edizioni italiane. «Abbiamo fatto notevoli passi avanti nel campo dell’internazionalizzazione – afferma Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano – e in Asia disponiamo adesso di una solida base operativa che oltre ad agevolare l’accesso delle aziende italiane ai mercati locali, consente agli operatori di quei paesi di meglio conoscere gli eventi che organizziamo a Milano. Dobbiamo misurarci con una concorrenza globale sempre più agguerrità che impone modalità operative e scelte organizzative adeguate al nuovo contesto».
Sul fronte interno, oltre al riposizionamento del Macef e della Bit, si punta su Tuttofood e Host. Il 2011 vedrà anche l’esordio di alcuni appuntamenti come CertExpo (cartoleria), Frameart Expo (cornici e arti grafiche) ed E tech experience biennale dedicata all’energia, impiantistica elettrica e illuminazione. Prosegue inoltre l’attività di riorganizzazione che ha portato a ridurre da 15 a 7 le società del gruppo, con la prospettiva di scendere a quattro nell’anno in corso. In questo ambito settimana scorsa è stata deliberata la fusione di Rassegne Spa in Fiera Milano Spa. Con una struttura più snella e grazie alla riduzione dei costi operativi conseguita nel 2010 (anno in cui sono scattati 12 mesi di cassa integrazione per un massimo di 85 persone), Fiera Milano guarda con fiducia al 2011.
Diversificazione è invece la parola d’ordine di Brixia Expo. Anche l’anno in corso, al pari del precedente, vedrà alternarsi nel quartiere fieristico bresciano rassegne tradizionali a eventi di vario tipo. Una ricetta, quella scelta dall’amministratore delegato Marco Citterio «che risponde alle esigenze del territorio e che nel 2010 ha consentito di aumentare la redditività» anche se il bilancio probabilmente si chiuderà poco lontano dal pareggio. Con un fatturato di 4 milioni di euro, in linea con quello del 2009, Brixia Expo arricchisce il calendario con il campionato europeo di tiro a segno indoor e con Tecnomotive, dedicata alla componentistrica del settore trasporti, dall’auto ai treni, all’aeronautico.
Fatturato stabile a cinque milioni e multifunzionalità anche per il Centro fiera del Garda che ha tratto beneficio soprattutto dalle manifestazioni rivolte ai consumatori. L’attenzione al territorio è alta anche per questo quartiere che nell’anno in corso punterà su agricoltura e zootecnia sfruttando la collaborazione con Verona dove quest’anno non si tiene la rassegna agricola.
Arrivano dalla zootecnia le migliori soddisfazioni per CremonaFiere che conferma il successo della Fiera internazionale del bovino da latte e di Mondomusica, due appuntamenti specialistici che resistono alla crisi. Quest’anno, inoltre, grazie alla partnership con la tedesca Dlg, verrà lanciata BioEnergy Italy, rassegna sull’energia da fonti rinnovabili. Futuro incerto, invece, per MalpensaFiere, il quartiere che sorge a Busto Arsizio da anni alle prese con bilanci in rosso. Dopo alcuni avvicendamenti al vertice, la poltrona di presidente è ora occupata dal presidente della Camera di commercio di Varese che ne è anche il maggior azionista. L’obiettivo è il rilancio ma potrebbe concretizzarsi la cessazione delle attività dopo il 2012.
matteo.prioschi@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA Capacità espositiva in mq.
Dati 2010 Cermes Bocconi

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