Rassegna stampa

Fiera Milano gioca d’anticipo

Fortunati e bravi quelli di Fiera Milano. Fortunati perchè, pur contandoci, non potevano sapere che proprio a Milano sarebbe spettata l’Esposizione universale. Bravi perchè, credendo nella società, hanno cominciato ad acquistare azioni proprie fin dalla metà di dicembre: quando le quotazioni erano finite attorno a 4,5 € e sotto i 4 a gennaio, schiacciate dalla crisi che aveva sconvolto i mercati finanziari. E avrebbero continuato ad acquistarne se i titoli a fine marzo non avessero preso il volo sulla notizia dell’Expo e se non si fosse nel frattempo già fatto il pieno: giacchè in controvalore s’era raccolto il 10% del capitale sociale, come stabiliva il piano deciso ad ottobre. Fortunati, bravi e adesso anche abili: perchè gli amministratori hanno deciso di ricollocare sul mercato («per incrementare il flottante», come si legge nella nota della società) le 725mila azioni acquistate a un prezzo medio inferiore a 4,5€. Considerando che ieri valevano 7 €, c’è una plusvalenza di quasi 2 milioni: che è circa un quinto dell’utile pretasse stimato per quest’anno. (W.R.)

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