
Fiera Milano, approvato il piano industriale Attesa una crescita dei ricavi del 10%
«Fiera Milano sarà più grande e più profittevole, ma sarà soprattutto un leader mondiale in grado di rispondere ai bisogni di un mercato sempre più dinamico e sempre più globale». Con queste parole l’ad Claudio Artusi ha acompagnato l’approvazione del piano industriale della Fiera milanese che per il 2007-2011 prospetta un’attesa di crescita dei ricavi consolidati pari al 10% medio. Per quanto riguarda invece il Mol (il margine operativo lordo, una delle più indicative voci del conto economico delle società) è previsto un miglioramento a partire già dal 2008 con assestamento al di sopra dei 50 milioni per l’anno successivo. Attese positive anche per l’Ebit (l’utile societario al lordo delle tasse e degli interessi passivi aziendali), che dal 2009 dovrebbe posizionarsi stabilmente sopra i 34 milioni di euro. 120 saranno invece i milioni dirottati negli investimenti: si punterà all’acquisizione di mostre (in particolare all’estero), allo sviluppo dell’editoria tecnica e a operazioni sull’attuale portafoglio manifestazioni. Tale investimento comporterà un significativo incremento dell’indebitamento finanziario nel 2007-2008 (con un picco di 132 milioni il prossimo anno) che rientrerà gradualmente già a partire dal 2009, scendendo fino a 42 milioni nel 2011. Ciò a fronte di un incremento del patrimonio netto a 134 milioni di euro contro gli 80 previsti per il 2007. Inoltre, per quanto riguarda fieramilanocity, è stato deciso che l’utilizzo espositivo in futuro interesserà soltanto i padiglioni 5 e 6 allo scopo di ridurre gli oneri dovuti alla sottoutilizzazione dell’intera struttura. Contestualmente sarà però realizzata una struttura aggiuntiva di 40mila metri quadrati all’interno del complesso di Rho, utilizzando l’attuale area espositiva all’aperto. Si prevede inoltre che le superfici espositive nette vendute – attese in oltre 1,8 milioni di metri quadrati sia nel 2007 che nel 2008 – avranno un picco di 2,1 milioni nel 2009 grazie alla presenza delle mostre triennali, per poi posizionarsi al di sopra di 1,9 milioni nel biennio successivo. Il nuovo Piano si prefigge quindi lo scopo di riposizionare il Gruppo accentuandone la mission di fornitore di servizi specialistici collegati alle fiere e ai congressi. Verranno adottati interventi mirati di valorizzazione e internazionalizzazione del portafoglio manifestazioni, concentrandosi anche sulla stagionalità dell’attività fieristica. Si cercherà poi di incrementare e stabilizzare ricavi e margini, oggi soggetti a fluttuazioni spesso significative da un anno all’altro. «Il percorso – ha infatti osservato ancora Artusi – parte dalla ridefinizione della mission e, attraverso la declinazione delle principali linee strategiche espresse analiticamente in piani d’azione, giunge a un quadro di risultati che consente al Gruppo Fiera Milano di guardare a un ciclo di sviluppo solido ed equilibrato. Il 2007, pur presentando risultati non positivi, diventa l’anno della svolta su cui costruire lo sviluppo». Il Cda della Fiera Milano, nella giornata di ieri, ha inoltre designato Sandro Bicocchi alla carica di presidente e amministratore delegato della controllata Fiera Milano International, che ha convocato per il 15 marzo l’assemblea per il rinnovo dei vertici. Fiera Milano è socio di maggioranza assoluta di Fiera Milano International con il 53% del capitale.