Rassegna stampa

Fiera, la Giunta dà il via libera ai francesi

Sarà il 25 luglio il giorno in cui, in contemporanea, i tre consigli dei soci fondatori della Fiera, Provincia, Comune e Camera di Commercio si ritroveranno per dare il via libera al contratto coi francesi. Ieri proprio in funzione di questo appuntamento la Giunta comunale ha dato il suo sì alla privatizzazione dell’ente. Si chiuderà così una vicenda che per il Comune inizia il 3 dicembre del 2001 quando il consiglio comunale approva il nuovo statuto e l’atto di trasformazione dell’allora ente economico in società per azioni. Seguirà la gara vinta a metà febbraio dai francesi di GL Events sulla cordata delle due fiere venete di Vicenza e Verona. Il Comune approvando questo processo si cautelerà in più modi come viene detto in delibera: l’offerta dovrà garantire il pagamento delle rate dei mutui per 20-30 anni (quelli contratti per l’allargamento del quartiere fieristico). Poi che ci sia un significativo introito per le spese di manutenzione e soprattutto l’ottenimento di un costo zero per le finanze comunali. Ebbene la proposta di Gl Events che prevede lo scorporo dalla attuale spa di una newco, di cui i francesi avranno l’80 per cento del capitale e che gestirà le manifestazioni fieristiche, sembra aver accontentato i tre enti fondatori. I francesi metteranno subito 16 milioni di euro per l’acquisto dell’80 per cento del pacchetto, scuciranno 500mila euro l’anno per le manutenzioni straordinarie, verseranno 4milioni di euro nella newco come capitale e in più 5milioni di euro a finanziamento, non restituibili prima di 1095 giorni dalla erogazione. I tre vecchi soci avranno la partecipazione di tre membri nel nuovo cda, mentre i francesi si impegneranno a cedere una parte delle azioni della newco a imprenditori locali. In cambio di tutto questo avranno i locali della vecchia società ora chiamata “Padovafiere immobiliare spa” in affitto per 30 anni a un canone di 1milione e 360mila euro. Infine circostanza inzialmente non prevista,i tre soci fondatori potranno da subito prendersi in prcentuale i dividendi nel caso di utili maggiori di 2milioni e 500mila euro l’anno. Mauro Giacon

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