Rassegna stampa

«Fiera, due priorità investimenti e strategie di gestione» 2

Del tutto evidente che il territorio non possa esimersi dal portare un proprio “corredo” di servizi: mi riferisco in particolare ai porti di Pesaro e Fano; e sempre a Fano, alla pista aeroportuale. Sono infrastrutture nevralgiche, da completare o su cui investire senza esitare. Se un intero sistema è competitivo, ne derivano maggiori benefici anche per la Fiera e vantaggi per le sue potenzialità – sono il primo a crederci – quale volano dell’economia provinciale. E ora la gestione. Spazio ai privati, magari proprio alle imprese già coinvolte in attività fieristiche: per esempio ristorazione, pubblicità, allestimenti. Privatizzare – con misura – è una tendenza in atto un po’ ovunque. Eventi più numerosi significano maggiori quote di mercato e, dunque, accresciuta competitività. Questo processo propone vantaggi di almeno tre tipi. Operativi, perché la società acquisisce snellezza e velocità. Maggiore capacità di investimento, perché entrano risorse economiche fresche. Possibilità di alleanze strategiche, quando sono coinvolte le stesse categorie che gravitano intorno alla Fiera, sia come visitatori, sia come espositori. Su questi temi va creata, da parte di Enti locali e forze politiche, una forte unità di intenti e di azioni, evitando gli “scarica barile” così dannosi per il nostro territorio. *Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino

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