
Fiera del Libro 2005
Hanno fatto le cose in grande, a Torino, per l’edizione 2005 della Fera del Libro. Non poteva essere diversamente: la città è attesa da due appuntamenti, di grande impegno e prestigio, a livello mondiale. Le Olimpiadi invernali da una parte e, in concomitanza, lo status di capitale mondiale del libro (l’anno prossimo), in partnership con Roma. Un altro colpo, quest’ultimo, dovuto alla mano sapiente di Ernesto Ferrero, direttore della manifestazione del Lingotto.
Tema conduttore di questa edizione è il sogno, inteso soprattutto nella sua accezione di “tensione progettuale, sfida, utopia realizzabile”. Per svilupparlo, Ferrero ha chiamato sotto la Mole una schiera impressionante di scrittori, filosofi, biologi, poeti. Che interagiranno, nel fittissimo cartellone (si veda il box in basso), alternandosi ai molti momenti di spettacolo: caratteristica, questa, che distingue la Fiera di Torino dalle analoghe manifestazioni editoriali sparse per l’Europa.
Verranno ricordati alcuni degli anniversari importanti del 2005: Einstein e l’anno della fisica, Italo Calvino nel ventennale della scomparsa, gli Oscar Mondadori che festeggiano i loro 40 anni. Tra gli stand (numero crescente di editori, 39 sigle in più rispetto allo scorso anno, per un totale che supera le mille), va segnalato il ritorno importante della Francia, con uno stand nazionale curato dal Bief, il Bureau International de l’édition frantaise. L’ospite d’onore, però, sarà il Portogallo, rappresentato da numerosi autori. E tuttavia, quella del Portogallo sarà solo una prova generale. Nel 2006, infatti, arriverà al Lingotto il Brasile, che coinvolgerà tutta la città in una serie di iniziative, facilmente prevedibili come scatenate e coloratissime. Da Paesi lontani arrivano anche i protagonisti della più bella e innovativa manifestazione di questa edizione: il progetto “Lingua Madre”: reading e incontri con una cinquantina di “scrittori, principalmente extraeuropei, che lavorano sul patrimonio della loro tradizione culturale in senso fortemente sperimentale e innovativo”.