
Fiera del Levante rapporti più stretti con l’Egitto
901 i MILIONI di euro di debiti che hanno portato il Comune di Taranto al dissesto 14,6 i MILIONI di euro di sofferenza registrati dalla Banca popolare di Puglia e Basilicata 44 i MILIONI di euro chiesti dal Comune di Taranto come anticipazione di cassa Stipendi e tredicesime non sono a rischio, le risorse per le cooperative sociali sì TARANTO – Nessun rischio per stipendi e tredicesime, ma rimane l’incognita per i servizi essenziali (rifiuti e trasporti), per le cooperative sociali, per la ricostituzione dei fondi vincolati. Il Comune di Taranto è in grado di pagare i dipendenti con mezzi propri ma poi rimarrà con le casse vuote. Attende perciò con ansia che la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, istituto tesoriere, risponda alla richiesta di anticipazione per 44 milioni deliberata dalla giunta municipale, provvedimento accompagnato dalla decisione di prorogare di un anno il servizio di tesoreria alla Bppb in scadenza il 31 dicembre. I dirigenti della sede centrale dell’istituto di Altamura delineano però un quadro diverso. Il direttore generale Errico Ronzo spiega: «Non ci è stato ancora prorogato alcun servizio di tesoreria: è vero che non è stata bandita alcuna gara nuova, ma la banca sta chiedendo dei chiarimenti su quanto chiesto dal Comune. In particolare, ci è stata prospettata la proroga di un anno, ma per legge è a sei mesi. Una volta che ci avranno fornito i chiarimenti richiesti potremo discutere, già dal prossimo consiglio di amministrazione del 21 dicembre, la richiesta di anticipazione di cassa di 44 milioni di euro. Del resto, il nostro contratto termina il 31». La banca prende così due settimane di tempo prima di decidere se aderire alla richiesta impellente di soldi del Comune di Taranto. Una prospettiva che scuote Palazzo di città, intenzionato ad accorciare i tempi, memore anche di quanto accadeva appena dieci mesi fa. Gennaio e febbraio furono due mesi tempestosi per i rapporti tra il Comune, guidato dal commissario Tommaso Blonda, e la Popolare di Puglia e Basilicata. L’istituto rifiutò le anticipazioni per ben due volte, rimandano indietro le fatture, e Blonda fece ricorso al giudice civile per ottenerle. La situazione diventò così esasperante che i dipendenti comunali protestarono con un corteo fin sotto gli uffici della banca. Questa volta il Comune ha chiesto 44 milioni, pari ai tre dodicesimi del consuntivo 2005, l’ultimo approvato, e corrispondente ai primi tre capitoli di bilancio (gettiti tributari, extratributari e trasferimenti). Cesare Bechis Il rischio L’emergenza rifiuti della scorsa estate a Taranto rischia di ripetersi anche nel mese di dicembre: occorrono al più presto nuovi fondi