
Fiera, Castelletti riconfermato
Il Consiglio di amministrazione di Veronafiere confermato è composto, oltre che dal presidente Luigi Castelletti, da Claudio Valente, in quota alla Camera di Commercio, da Camillo Cametti, in quota alla Regione, da Stefano Cesari e Sandro Casali per la Fondazione Caverona, da Alberto Bauli per il Banco Popolare di Verona e Novara e dai consiglieri in quota al Comune di Verona Gianfranco Castellani, Luciano Rossignoli e Paolo Simeoni. Nel Consiglio uscente Valente e Cametti erano vicepresidenti. Nell’arco di tre mesi dovrebbero essere indicati i nuovi vicepresidenti, uno dei quali potrebbe toccare al Comune di Verona che così vedrebbe in qualche modo riequilibrato l’assetto «politico» del Cda, considerando che sinora né il presidente né i due vicepresidenti uscenti erano in quota al centrosinistra che amministra il Comune. L’assemblea di Veronafiere è durata poco più di un’ora, presenti i rappresentanti dei soci dell’ente oltre ai membri del Consiglio di amministrazione, che hanno illustrato il bilancio da consuntivo 2005, da approvare. Hanno partecipato alla riunione il sindaco Paolo Zanotto (per il Comune, che ha il 42,2 per cento delle quote di voto in assemblea), il presidente della Provincia Elio Mosele (la Provincia ha una quota di voto dell’1,6), il consigliere d’amministrazione della Fondazione Cariverona Giancarlo Giani (quota di voto 28,3 per cento), il presidente della Camera di Commercio Fabio Bortolazzi (8,2 per cento), Marco Berlanda per il Banco Popolare di Verona e Novara (8,2 per cento), Giovanni Furlanetto della società della Regione Veneto Agricoltura (8,2 per cento), Gianfranco Tognetti della Banca veronese credito cooperativo di Concamarise (0,8 per cento), Alessandro Sartori per l’Immobiliare Magazzini srl (0,2) e Massimo Piccolato per la Regione (0,2). L’altro socio è Banca Intesa, con l’1,6 per cento di quota voto. Alla fine, dopo un mese e mezzo, il Consiglio di amministrazione «congelato» ha visto riconosciuti i risultati raggiunti, che, oltre a un fatturato di 66 milioni 347mila euro, comprendono anche investimenti per circa 20 milioni di euro, per nuove rassegne e per ampliare le strutture, compresa la costruzione del nuovo padiglione. I soci, durante l’assemblea, hanno condiviso alcuni obiettivi strategici. Innanzitutto, definire il sistema fieristico delle alleanze nazionali e internazionali a sviluppo delle manifestazioni di proprietà di Veronafiere, onde rafforzarne il legame con il territorio veronese e incrementare le relazioni con i mercati di riferimento. «L’altro impegno di Veronafiere», ha spiegato anche il sindaco Zanotto uscendo dall’assemblea, con le priorità poste dal Comune, «sarà contribuire a realizzare le infrastrutture viabilistiche a servizio delle fiera nell’ambito del processo di trasformazione di Verona Sud, anche con la contribuzione statale garantita dalla legge finanziaria 2006, con gli attuatori del Polo finanziario e la Società autostrada Brescia-Padova per la viabilità contigua all’asse autostradale e per il parcheggio scambiatore della Genovesa». L’altro obiettivo strategico è continuare nel processo di trasformazione dell’Ente autonomo in Società per azioni, che porterà a scorporare in due la Fiera, creando una società di gestione e una patrimoniale, cioè proprietaria degli immobili. Per i soci questo processo è la condizione per assicurare gli investimenti e lo sviluppo della gestione e verrà periodicamente verificato nel suo avanzamento da parte dei soci, per poterne determinare la conclusione nel minore tempo possibile. Banca Aletti, su mandato dei soci, ha già stilato un progetto di trasformazione della Fiera in Spa e per creare le due società. Una volta definito, sarà il Cda a sottoporlo ai Consigli comunale, provinciale e della Camera di Commercio affinché venga approvato. Poi bisognerà rinominare i vertici.