
Fa paura il buco da 15 milioni
– L’occasione da non perdere, nel medio termine, è il varo dell’area di libero scambio mediterraneo nel 2010. Ma la Fiera del Mediterraneo di Palermo, a parte il vantaggio della posizione geografica, è ben dietro rispetto ai concorrenti. Mentre la Fiera di Roma lavora intensamente a livello di marketing per strutturare nuovi prodotti "captive" per il mercato internazionale di bacino, e la Mostra d’Oltremare di Napoli riesce a calamitare l’interesse dell’area macroregionale del sud peninsulare, il quartiere palermitano nel frattempo è ancora nelle paludi dell’ennesimo commissariamento: l’attuale reggente è Agostino Porretto, ex dirigente della Regione Sicilia, insediato lo scorso dicembre. La Confindustria siciliana ha di recente dato disponibilità a impegnarsi direttamente nel rilancio della Fiera palermitana. Ma la necessità di tamponare le emergenze (un buco di 15 milioni di euro e i 42 dipendenti senza stipendio da inizio estate) non ha finora consentito di pianificare né alleanze né azioni di rilancio, a partire dalle attività di "marketing minimo" (pane
quotidiano di un soggetto operante nel fieristico) come l’aggiornamento del sito internet, tuttora congelato allo scorso luglio. (En.Sba.)