Rassegna stampa

Expocomfort sostiene i risultati del 2003

Rimane invariato a underperform il giudizio su Fiera Milano dopo la pubblicazione dei risultati preliminari relativi all’esercizio chiuso al 30 giugno scorso. Va però ricordato che la valutazione degli analisti, effettuata col metodo Dcf e basata su stime prudenziali, non tiene conto dell’avvio dell’operatività del Polo fieristico esterno di Rho-Pero (il cui termine ultimo di consegna è stato fissato al 30 giugno 2006).

Per le stime sull’esercizio in corso, gli analisti hanno tenuto conto dell’ingresso nel gruppo della società Eurostands (che dovrebbe apportare un giro d’affari di circa 20 milioni di auro all’anno) e della presenza della manifestazione Expocomfort, fiera biennale a elevata redditività e che genera, nell’anno in cui si tiene, circa il 9-10% del fatturato complessivo. Non si è invece tenuto conto delle nuove fiere Ikme, MIWine e Stock e Volume, manifestazioni che si terranno per la prima volta nel 2004 e delle quali non è per ora quindi possibile ipotizzare i ricavi.

Negli anni in cui Expocomfort è presente, il margine operativo lordo del gruppo Fiera Milano sale, e per tale motivo gli analisti ritengono che l’Ebitda margin passerà dal 16,5% dell’esercizio appena concluso al 17,5%; analogamente il margine dovrebbe riportarsi al 16,5% negli anni in cui Expocomfort non si tiene, e tale andamento irregolare dovrebbe proseguire fino a quando non saranno presenti manifestazioni di analoga importanza negli anni a chiusura dispari. L’apporto delle fiere Intel, Sicurezza e Sicurezza Mediterranea, per l’acquisizione delle quali è stata firmata una lettera d’intenti con Intel Srl e la controllante Anie, non sarà infatti sufficiente a compensare l’assenza di Expocomfort.

Gli analisti hanno modificato le proprie stime, rispetto a quelle effettuate in sede di Ipo, sia per tener conto dell’andamento irregolare di ricavi e margini del gruppo, sia per includere gli ammortamenti dei costi di quotazione (1,5 milioni all’anno per un quinquennio) e gli ammortamenti sul goodwill relativi all’acquisizione di Eurostands (1,1 milioni all’anno per 10 anni). Il tax rate è stato prudenzialmente stimato pari al 50%, anche se nell’esercizio appena concluso tale percentuale potrebbe essere più contenuta in caso di utilizzo delle perdite pregresse della controllata Expopage.

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