
Expo Riva Schuh movimenta 22 milioni di euro
Expo Riva Schuh movimenta 22 milioni di euro
E’ di almeno ventidue milioni di euro il movimento finanziario creato sul territorio Trentino, e dell’ Alto Garda in particolare, dalle due edizioni annuali di Expo Riva Schuh, la più importante fiera mondiale della calzature di volume, cioè di prezzo massimo di vendita al dettaglio tra i 75 e i 100 euro. E’ quanto emerge da una ricerca-inchiesta realizzata dallo studente universitario trentino Giorgio Ranzi per la sua tesi di laurea “L’impatto economico delle manifestazioni fieristiche sulle economie locali. Il caso Expo Riva Schuh”, presentata alla facoltà di Economia dell’ Università di Trento. Per la prima volta, attraverso la compilazione di un questionario proposto in occasione dell’ultima Expo Riva Schuh (15-18 gennaio 2005), si è potuto indagare in maniera approfondita sui comportamenti di spesa di espositori e visitatori. Va segnalato, che nel caso dei visitatori si tratta di addetti professionali e quindi appartenenti al segmento economico-imprenditoriale di settore. Dall’analisi finale dei dati raccolti, emerge che la stima della spesa totale generata sul territorio trentino in occasione della 63/a Expo Riva Schuh (15-18 gennaio 2005) è stata di circa 11 milioni di euro complessivi. Di questi circa 6,5 milioni sono collegabili agli espositori e 4,5 milioni ai visitatori. Nel primo caso oltre 3 milioni riguardano l’affitto di stand, circa 1,6 milioni per l’alloggio ed i rimanenti 1,7 milioni di euro sono suddivisi fra pasti, trasporti, remunerazione di personale occasionale, spese di rappresentanza, shopping e svago. Sul versante visitatori, la stima finale riporta un dato di spesa generata sul territorio trentino di 4,5 milioni di euro, di cui 3 milioni equamente suddivisi fra spese di alloggio e di pasti. Il resto è dato da spese di shopping € 900.000, viaggio, acquisti di lavoro e svago. Ciò che appare importante è poi la stima relativa all’ occupazione: dalle valutazioni emerge che Expo Riva Schuh genera annualmente un valore aggiunto di circa 10 milioni di euro e sostiene una occupazione di circa 500 unità. A trarre giovamento dalla Fiera – evidenzia Giorgio Ranzi – sono soprattutto i settori alberghiero e della ristorazione, ma i vantaggi, non solo economici, si estendono capillarmente all’attività economica locale. Il Polo Fieristico di Riva, in particolare con manifestazioni del tipo di Expo Riva Schuh, può essere considerato come un’anomalia nel panorama fieristico italiano ed europeo, che oggi appare dominato da grandi Poli fieristici che lasciano sempre meno spazio alle realtà come Riva del Garda, comunque capace di primeggiare in un mercato che risente della difficile congiuntura economica e della vivacità e crescita delle fiere statunitensi e asiatiche. Nonostante tale situazione i dati dicono che una fiera come Expo Riva Schuh non è per nulla in crisi; ogni anno aumentano espositori e visitatori. Le ragioni di tale anomalia sono molteplici ma sicuramente un ruolo decisivo è giocato dalla grande attrazione creata da Riva del Garda e dalla qualità delle strutture, ricettive e fieristiche, presenti sul territorio. Expo Riva Schuh si conferma così un’importantissima risorsa per il territorio ma parallelamente il territorio costituisce a sua volta un’ importantissima risorsa per Expo Riva Schuh, tanto che il successo per il futuro della manifestazione e in generale per l’attività fieristica rivana, si giocherà proprio nella forza di questo rapporto. Expo Riva Schuh (con la doppia edizione annuale gennaio e giugno) è attualmente leader nel settore delle calzature denominato “di volume”, con forte presenza di visitatori ed espositori esteri. Nasce nel 1974 dall’intuizione di alcuni operatori italiani e tedeschi, intenzionati a creare un momento privilegiato di incontro con i commercianti dell’area germanica. La prima edizione si svolge presso l’Hotel Du Lac alla presenza di 12 espositori. Expo Riva Schuh è oggi l’appuntamento irrinunciabile per la presentazione dei modelli di calzatura “economica”, in trent’anni, in questo specifico settore, diventa la manifestazione con più espositori e visitatori al mondo. L’ultima edizione (gennaio 2005) si è conclusa con oltre 29.000 mq. di superficie netta occupata, 952 espositori e 9.553 visitatori. Le circa 50.000 presenze annue, legate alla manifestazione, creano un turismo che paga tariffe alberghiere da alta stagione, acquista molto nei negozi e consuma abbondantemente nei ristoranti di tutti i livelli. E’ ragionevole considerare che si tratti di una manifestazione la quale, da sola, equivale sul piano dell’economia, ad un mese aggiuntivo di turismo. Il target dei visitatori è composto essenzialmente da buyers che contrattano i modelli da mettere in produzione; la provenienza della domanda è essenzialmente europea. L’ offerta è rappresentata dal 35% di operatori italiani e dal 65% stranieri, mentre la lista d’attesa dei nuovi espositori è composta in gran parte da produttori di paesi extraeuropei, Asiatici in particolare. Per avere un’idea della rilevanza della manifestazione basti pensare che studi tedeschi hanno stimato in oltre l’80% la quota di mercato europea della calzatura “economica” che passa attraverso gli stand del Polo Fieristico del Trentino. La produzione europea della calzatura è stimata in 800 milioni di paia.