Rassegna stampa

Expo 2015. Milano corre per l’Italia nella sfida tra le grandi metropoli internazionali

Milano è ufficialmente città candidata per ospitare l’Expo Universale del 2015. Il Governo italiano ha consegnato oggi, a Parigi, al Segretario Generale della BIE la lettera firmata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi che presenta la “sfida” milanese dal tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” (Feeding the Planet, Energy for Life). Milano, insieme a Smirne in Turchia, al momento, sono le uniche città ad aver già formalizzato al Bureau International des Expositions la loro candidatura. Oggi gli organizzatori del BIE hanno fatto sapere che sono in attesa dell’ufficializzazione della candidatura di altre importanti città a cominciare da Toronto e Mosca. La candidatura di Milano, vuol essere “la candidatura di tutto il Paese” ha sottolineato ancora il Sindaco Moratti che ha infatti, già avviato una serie di rapporti con il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. La candidatura di Milano coinvolgerà tutta l’Italia e in particolare le grandi città e le Regioni del Nord. “Torino avrà sicuramente un ruolo di primo piano se Milano riuscirà ad aggiudicarsi il favore della maggioranza dei 98 Stati membri del Bie” ha detto il Sindaco Moratti, rimarcando come la collaborazione tra le due città, non solo sull’Expo, è decisiva per lo sviluppo del Paese. Nel frattempo in questi giorni la stampa internazionale si è più volte dedicata alla ufficializzazione della candidatura di Milano e, sul Web nascono anche i primi siti e blog di discussione sulla sfida italiana. The Economist, nell’edizione di oggi, ha dato risalto alla scelta del Governo di sostenere Milano, illustrando il tema e il logo (il celebre Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci). Nell’articolo del quotidiano finanziario si cita anche lo studio dell’Università Bocconi che stima in 65mila nuovi posti di lavoro qualora la scelta del BEI dovesse ricadere sul capoluogo lombardo. A conclusione dell’articolo, The Economist ricorda anche come Milano abbia ospitato già nel 1906 l’Expo. Sul Toronto Sun ampio spazio viene dato alla notizia rimbalzata venerdì scorso da Palazzo Chigi, con l’investitura di Milano come città candidata, data dal Consiglio dei Ministri. Il quotidiano canadese ha riportato nel fine settimana i pareri degli esponenti del mondo politico ed economico. “Resta, Toronto l’unica concorrente temibile (Ottawa permettendo) di Milano”, commenta Joe Pantalone, vicesindaco della capitale dell’Ontario, che sottolinea anche la “pericolosa concorrenza” delle altre due città possibili candidate Atlanta e Mosca, che ha già fallito contro Shanghai per il 2010. Pantalone giura che Toronto stavolta farà sul serio: “Non finirà come con le Olimpiadi del 2004 – spiega – quando facemmo un passo indietro per sostenere Roma e alla fine prevalse Atene”. In ogni caso i giornali canadesi considererebbero una vittoria di Milano sulla loro città una sorta di beffa alla stregua di quella subìta con i giochi olimpici. Riflettori puntati su Mosca, ma sia la stampa locale sia gli ambienti vicini al Governo mantengono uno stretto riserbo che viene letto come una sorta di attesa ad effetto per poi formalizzare la sfida all’ultima ora. Il Sindaco Moratti, nella recente missione istituzionale in Giappone e Cina, ha raccolto grande sostegno per la candidatura milanese e che ha ottenuto l’impegno di Han Zheng, sindaco della metropoli cinese, sede dell’Expo 2010, a lavorare insieme. Fra il capoluogo lombardo e Shanghai intercorre infatti un gemellaggio ormai quasi trentennale che ha portato anche il Centro sino-italiano per la ricerca sull’industria delle esposizioni e dei convegni (costituito a marzo scorso dall’Università di Shanghai, Fondazione Politecnico di Milano ed Ente Fiera Villa Erba per formare il management degli organizzatori dell’Expo di Shanghai), potrebbe diventare il nocciolo del futuro comitato congiunto Milano-Shanghai, insieme alla Fiera di Milano.

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