
Esposizioni Fiere, la leadership resta a Riva del Garda Mellarini conferma la scelta «È l´unico polo provinciale» Ma Trento, che ha già perso Motorissima, chiede più spazi e nuovi investimenti
Tutti in coda per Idee Casa: il successo della fiera ha riaperto il dibattito sul polo espositivo di Trento
Di MATTIA ECCHELI TRENTO – «Quello di Riva è un polo fieristico, quello di Trento è un centro esposizioni. Il nome che aveva era giusto». Chi parla è Cesare Bazzanella, organizzatore di Motorissima, che ha trasferito la rassegna in riva al lago dopo 11 edizioni nel capoluogo. Ma la sua è anche la posizione della Provincia. «Quest´anno abbiamo raddoppiato gli espositori – insiste Bazzanella – abbiamo avuto il 15% di visitatori in più ed abbiamo raccolto la soddisfazione dei primi e dei secondi». Non c´è polemica nelle parole di Bazzanella. Più che altro c´è la constatazione di una «carenza»: «A Trento – spiega – vendevamo spazi per circa 2.200 metri quadrati, mentre a Riva siamo arrivati a 7.500. E, grazie al contratto decennale ed all´accordo con Palacongressi, siamo riusciti anche a ridurre i prezzi». Il giudizio di Bazzanella diventa di stretta attualità alla luce del grande successo di Idee Casa, la rassegna di Expo Idea del gruppo Confesercenti: «Può tranquillamente scrivere che abbiamo superato le 20 mila presenze», esordisce Giorgio Facchinelli, presidente di Trento Fiere. Un successo quasi ingombrante per gli spazi esigui della struttura di via Briamasco: «Riva non ha niente a che vedere con Trento – argomenta Bazzanella – perché è stata realizzata per ospitare esposizioni. Quello di Trento, invece, è un edificio recuperato e che prima era destinato ad altro. È una struttura obsoleta». Bazzanella non nasconde di aver raccolto pareri incoraggianti su Riva: «Ci hanno detto che sembrava di essere al Motor Show – spiega – per via degli spazi, del bar e del ristorante. Nessun paragone con Trento». Bazzanella, dunque, non rimpiange Trento: «Non torno indietro. E per dieci anni sono a posto», conclude. Anche Facchinelli ha le idee chiare sulla collocazione del centro fieristico di Trento: «Riva si è guadagnata sul campo – osserva – i galloni di capitano, ma Trento deve sentirsi libera di fare la propria corsa, senza venire condizionata». Il presidente di Trento Fiere, che dovrà dirigere l´operazione di fusione con Trento Expo, riflette anche sul problema degli spazi: «Secondo le mie stime – precisa – a noi sarebbero sufficienti un migliaio di metri quadrati coperti in più che si possono ricavare dall´area della “cupola” oppure, grazie alle tecnostrutture, nella zona vicina all´Università. In questo secondo caso non potremmo garantire i 200 posti auto agli espositori, ma anche a Milano il parcheggio si trova a 7-800 metri». «L´altra alternativa – prosegue Facchinelli – è quella di prolungare la durata delle rassegne e portarla a due fine settimana, mantenendo l´apertura per 9 giorni e riducendo l´orario: è un´ipotesi che vale soprattutto per Idee Casa, SposIdea e la mostra sull´agricoltura. Da altre parti lo fanno e funziona. Il primo anno si perde forse qualcosa, ma poi la gente si abitua. Senza contare che Trento può poi puntare ad attirare la gente dalle vallate dove si osserva la giornata di chiusura. In ogni caso, dobbiamo trovare anche una giusta mediazione tra le varie necessità poiché alle nostre rassegne sono più interessati i commercianti dei produttori». Sulle esternazioni del direttore di Confesercenti De Carli, Facchinelli è lapidario: «Per chi porta numeri, ha capacità e buona volontà lo spazio ed i tempi si trovano. Sempre». E l´addio di Motorissima? «Abbiamo perso una manifestazione – conclude – gli organizzatori hanno compiuto una scelta. E può avere ancora ampi margini di crescita se sarà abbinata al tempo libero». L´assessore Tiziano Mellarini, da parte sua, conferma la propria linea: «Non è solo quella dell´assessore – puntualizza – ma dell´intera Giunta. Il polo fieristico è quello di Riva e sarà lì che verranno destinate le risorse. Le altre saranno sedi espositive. Non possiamo permettere che ci sia concorrenza interna, visto che è già difficile tenere in Trentino rassegne consolidate e importanti come Expo Hotel ed Expo Schuh».