Rassegna stampa

Ente fiera, patto di collaborazione tra Gorizia e Udine

Sembrerebbe un semplice trasferimento. Da una direzione all’altra. In realtà la designazione di Maurizio Tripani a direttore di Udine fiere nasconde un progetto molto più ambizioso e importante che riguarda le Camere di commercio di Gorizia e Udine. Mentre Tripani si trincera dietro un rigoroso «no comment» (ma la direzione di Udine fiere sarà sua, ormai è certo) si scopre che il suo potrebbe non essere un addìo. Sul trasferimento di Tripani si innesta, infatti, un progetto a medio e lungo termine che prevede una collaborazione strettissima fra gli enti fiera di Gorizia e di Udine. Se dovessero essere gettate le basi di questo progetto Tripani potrebbe essere il direttore della fiera del capoluogo friulano e – contemporaneamente – anche di quella di Gorizia. Intanto, quello che è certo è che Tripani si insedierà alla direzione di Udine fiere.
A spiegare i termini del progetto (ancora embrionale) fra le Camere di commercio di Gorizia e di Udine è Emilio Sgarlata, presidente dell’ente camerale della nostra città. «Cosa prevede l’intesa progettuale fra Udine e Gorizia? Che l’ente fiera friulano continuerà ad organizzare le sue fiere e che Gorizia fiere continuerà a promuovere le sue manifestazioni espositive. Non vi sarà alcun depauperamento. Questa è ancora un’ipotesi di lavoro fra le due Camere di commercio che potrebbe, però, approdare alla realizzazione di una nuova struttura denominata ‘UdineGorizia fiere spa’. È stata anche ipotizzata l’entrata dell’ente camerale goriziano nel capitale di Udine fiere con una quota pari al 5%». Un progetto ambizioso che andrebbe nella direzione di Unionfiere che punta alla razionalizzazione dei costi e dei servizi. Sarebbe quella la filosofia che sta alla base dell’intesa fra Gorizia e Udine.
Ma c’è anche chi non la pensa così. È il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Adriano Ritossa che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Illy. Un’interpellanza che potrebbe essere ormai superata dalla spiegazione di Sgarlata. Secondo Ritossa l’addio di Tripani preluderebbe di fatto «alla chiusura definitiva dell’ente goriziano, tanto è vero che si vocifera già di atti parasociali, lasciando a Gorizia esclusivamente la manifestazione di Mittelmoda nonostante gli edifici della fiera siano stati e vengano ampiamente finanziati anche grazie ai contributi del fondo Gorizia». Fatta questa premessa, Ritossa interroga Illy per sapere «se non reputa disdicevole, avallando tale iniziativa, annullare quella che da sempre è stata la vocazione dell’ente goriziano e cioé quella di far conoscere ai Paesi dell’Est i nostri prodotti locali creando economia di mercato». Ritossa chiede inoltre al presidente della Regione «se non ritiene improduttivo svilire l’ente fieristico goriziano per trasformarlo in un organismo satellite di Udine, svilendo una tradizione specifica».

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