Rassegna stampa

ECOMONDO CHINA, VETRINA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE “MADE IN ITALY”

Rimini, 26 giugno 2006 – Non si ferma l’attività internazionale di Rimini Fiera a sostegno delle aziende italiane del comparto ambientale. Dopo la positiva esperienza del workshop organizzato a Mosca, dal 7 al 9 giugno scorsi, la spa riminese ritorna – dopo il successo del 2004 – a Shanghai, da domani, 27 giugno, al 30, con Ecomondo China. “Ecomondo China – spiega il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni – si svolge all’interno del salone Ifat China, la più importante manifestazione asiatica dedicata all’ambiente curata dalla Fiera di Monaco, e mette in vetrina le imprese italiane che operano nel settore e che desiderano avvicinare il grande mercato cinese”. “A Shanghai – aggiunge il professor Luciano Morselli, Presidente del corso di laurea in Tecnologie Chimiche per l’Ambiente e per la Gestione dei Rifiuti dell’Università di Bologna, sede di Rimini, nonché responsabile del comitato scientifico di Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile di Rimini Fiera, che dal 9 all’11 novembre prossimi festeggerà la decima edizione – si tiene un vero e proprio incontro fra le realtà produttive e culturali di Europa e Cina. Accanto alla manifestazione fieristica sono in programma numerosi incontri con docenti dell’università Tongji di Shanghai, che fra l’altro porteranno all’organizzazione di una delegazione cinese in visita ad Ecomondo 2006”. “L’evento – ricorda la project manager di Ecomondo, Alessandra Astolfi – gode del patrocinio del Ministero delle Attività Produttive e del Ministero dell’Ambiente, e si sostanzia in una mostra collettiva al Shanghai New International Expo Centre dove le aziende italiane, prevalentemente interessate al ciclo di trattamento dei rifiuti, sono organizzate al fianco di altre ‘collettive’ in rappresentanza di Corea, Finlandia, Austria, Singapore e Usa”. Ecomondo China si inserisce nel contesto del calendario ufficiale di manifestazioni collegate alla presenza italiana in Cina. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna, la regione più attiva in quel Paese con progetti relativi all’industria automobilistica, alimentare e ora nel settore dell’ambiente. Il mercato vede ormai la presenza stabile di imprese italiane che, grazie a joint venture definite con partner locali, si presentano già con marchi cinesi sul mercato. All’inaugurazione di Ifat China è quindi prevista la partecipazione dell’assessore regionale alle Attività Produttive Duccio Campagnoli. LA COLLABORAZIONE CON LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA “La collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e Rimini Fiera per l’organizzazione della collettiva Ecomondo China risale già al 2004 – spiega Ruben Sacerdoti, responsabile servizio regionale per l’internazionalizzazione delle imprese – alla prima edizione della manifestazione organizzata a Shanghai. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo della collaborazione fra le imprese emiliano-romagnole operanti nei settore dei servizi e delle tecnologie ambientali e le loro controparti cinesi. Ecomondo China rientra, in particolare, fra le azioni promosse dallo Sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese della Regione Emilia-Romagna a supporto della promozione all’estero delle manifestazioni fieristiche regionali del settore Ambiente/Multiutilities e dell’affermazione a livello internazionale dei centri fieristici dell’Emilia-Romagna quali attori fondamentali per l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, in un paese, la Cina, nel quale anche in vista delle Olimpiadi di Pechino del 2008 e l’Expo di Shanghai del 2010, gli investimenti nel settore ambientale hanno raggiunto nell’ultimo Piano quinquennale gli 85 miliardi di dollari. La Cina rappresenta da tempo per la Regione un paese target verso cui indirizzare i nostri interventi a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese. La forte crescita dell’economia cinese continua, infatti, ad orientare un numero sempre crescente di imprese della regione a dedicarsi con sempre maggiore interesse verso la Cina: negli ultimi anni, l’incremento nell’interscambio commerciale tra Emilia-Romagna e Cina è in costante crescita e la Cina risulta attualmente per l’Emilia-Romagna il sesto partner commerciale extra UE per esportazioni e il primo partner extra UE per importazioni. Nel solo 2005 l’interscambio Emilia-Romagna Cina ha fatto registrare un aumento del 17,9% rispetto all’anno precedente”. LE AZIENDE ITALIANE IN CINA La presenza italiana ad Ecomondo China avviene sotto varie forme, oltre a quella espositiva. Federambiente (Federazione Italiana Servizi Pubblici Igiene Ambientale) sarà presente con una propria delegazione, composta anche da dirigenti di società quali Nord Est Controlli srl, Ansac, Consorzio Smaltimento dei RSU di Rovigo, Ecogest srl, Polaris srl e Sagitta. Un’altra missione sarà a cura del Consorzio Polieco, organismo che si occupa del riciclaggio di rifiuti dei beni in Polietilene, accompagnati da membri della Freeservice srl, società loro associata. Le imprese che prendono parte ad Ecomondo China sono: Hydro Air Research (Lodi), specializzata nel trattamento delle acque reflue industriali; la Idreco di Voghera (Pavia), che si occupa di depurazione e risanamento ambientale; la Iveco Motors of China con tecnologie per la mobilità sostenibile; la Labio Test (Udine) con impianti ed apparecchi per il mondo della distribuzione e della ristorazione; la Leitner (Bolzano) con i suoi generatori per l’energia eolica; la Macpresse Europa (Milano), la Tpa (Padova) e la Satrino (Milano con i loro trituratori industriali; l’ente di certificazio Rina; lo studio di progettazione M.E.C. (Novara). Alla Idreco Spa, fornitrice di tecnologia per la depurazione e il risanamento ambientale, spiegano: “In Cina siamo attivi con otto impianti che hanno la particolarità di offrire tecnologia italiana per desolforare i fumi prodotti da centrali che bruciano carbone e olio combustibile. Nel Paese asiatico si pone infatti il problema di migliorare la qualità dell’aria e in prospettiva crediamo si possa continuare un’attività di sviluppo per la tecnologia italiana”. Idreco è presente nel mercato Cinese, in diverse province, in partnership con alcune imprese locali, sia con forniture dei propri impianti, sia come licenziante della propria tecnologia ai più prestigiosi enti energetici cinesi per impianti di desolforazione fumi, con oltre 8.100 MW già installati. Da non dimenticare le imprese italiane Robuschi (pompe e soffiatori, Parma), Hafner (impianti di incenerimento, Bolzano) e Mapro International (macchine che trattano aria e gas tecnici, Milano), che espongono ad Ifat China. IL MERCATO IN CINA La Cina è un mercato in rapido sviluppo in termini di knowhow, prodotti e servizi legati all’intero settore ambientale. L’alto volume di investimenti unito ad una domanda in crescita rendono tale settore particolarmente dinamico. Il problema ambientale, l’inquinamento di aria, acqua e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani ed industriali sono una delle principali minacce. Gli investimenti nel mercato cinese dell’ambiente nel quinquennio 2001-2005 sono stati stimati in 85 miliardi di US $ (secondo i dati del piano quinquennale). Gli esperti hanno anticipato che nel nuovo piano quinquennale si terrà conto di standard più elevati e del know how ad oggi acquisito. In particolare le Olimpiadi di Pechino del 2008 e L’Expo di Shanghai del 2010 richiedono grande attenzione all’ambiente nel progettare le opere infra-strutturali e al contempo necessitano di tecnologie ambientali. Questo vale soprattutto per la Cina ma anche per i Paesi vicini. Secondo una ricerca di ‘Deutsche Bank Research’, la Cina consuma una quantità di energia che è quattro volte superiore a quella della Germania e più di sette volte rispetto al Giappone. I costi dell’inquinamento ambientale in Cina sono esorbitanti: si attestano tra l’8% e il 12% del Pil, sebbene altre stime parlino di cifre anche più elevate. L’efficienza del settore energetico potrebbe essere incrementata tra il 30 e il 50%. Alla fine del 2005, l’ente per la protezione ambientale della Cina (SEPA, State Environment Protection Administration), ha annunciato un piano di investimenti per un totale di 160 miliardi di dollari destinati all’adozione di misure di tutela dell’ambiente dal 2006 al 2010. Delle 20 città che hanno il primato mondiale della peggiore aria da respirare, 16 sono in Cina e secondo l’Oms la scarsa qualità dell’aria in Cina è responsabile di circa 250mila decessi all’anno. LE FIERE Ifat China 2004, a Shanghai, ha registrato 252 espositori provenienti da 17 nazioni ed approssimativamente 9.500 visitatori di 69 Paesi diversi. Ifat 2005, a Monaco di Baviera, ha avuto un numero record di espositori: 2.223 aziende, di 36 nazionalità diverse. I visitatori professionali sono stati oltre 108mila, provenienti da 166 Paesi e specialmente da Centro ed Est Europa, Vicino Oriente, Medio Oriente, Asia, Nord e Sud America. Ecomondo, a Rimini Fiera, lo scorso anno richiamò oltre 45mila visitatori e fu disposta su dieci padiglioni, occupati da 900 aziende. Al fianco dell’esposizione un calendario di 93 eventi seminariali con la partecipazione di 1.090 relatori. Ecomondo è organizzata da Rimini Fiera in collaborazione con Conai ed i consorzi di filiera, Federambiente, FISE Assoambiente, Osservatorio Nazionale sui Rifiuti e tutti i più autorevoli organismi rappresentativi del settore.

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