Rassegna stampa

Ecologia, design e innovazione: sfilano i modelli «made in Italy»

Giulia Crivelli

MILANO

Bombardati da lingue diverse e abbagliati da stand luminosi e occhiali coloratissimi: ci si sente così girando per i sette padiglioni del Mido. La grande fiera degli occhiali che si è aperta ieri a Rho-Pero conferma la sua vocazione internazionale – il 50% degli espositori e il 60% dei visitatori sono stranieri – e allo stesso tempo rafforza il ruolo di appuntamento annuale con le novità del settore, per quanto riguarda sia le tendenze e i modelli "firmati", sia l’innovazione nelle lenti e nei materiali usati per costruire le montature.

Zeiss ad esempio presenta le See Polar, lenti polarizzate in grado di annullare completamente i riflessi provenienti da superfici orizzontali, che si adattano a sport acquatici (e infatti sia Alinghi sia Mascalzone Latino, impegnati a Valencia nella Louis Vuitton Cup, usano lenti specchiate Zeiss, del modello Hipro). Nau!, catena di sei monomarca sparsi per l’Italia specializzati in montature ad alto contenuto di design ma con prezzi ragionevoli – una sorta di mini Ikea degli occhiali – propone invece, in collaborazione con Legambiente, il primo occhiale in plastica riciclata.

Grande spazio agli occhiali per bambini, forse anche perché i progressi in medicina permettono di diagnosticare i difetti visivi con sempre maggior tempestività: la NM-Italocremona, azienda nata come produttore di giocattoli e poi convertitasi agli occhiali, presenta al Mido la nuova collezione sole "firmata" Winnie the Pooh, Power Rangers, Princess e Witch.

Impressionante la scelta di Luxottica: lo stand del gruppo veneto (che ha chiuso il 2006 con ricavi a 4,676 miliardi di euro) occupa quasi un terzo del padiglione uno ed è fornito di una reception, dove le hostess consegnano una piantina per orientarsi all’interno dello stand. Tra i big del settore da segnalare De Rigo, terza azienda italiana dopo Luxottica e Safilo: i dati del bilancio consolidato presentati in fiera confermano l’ottimo andamento del settore (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri): il fatturato è cresciuto del 10,4%, passando dai 505,7 milioni di euro del 2005 ai 558,4 milioni realizzati nel 2006. E l’utile netto è più che raddoppiato: da 12 milioni di euro è passato nel 2006 a 24,2, con una crescita del 103% per cento.

I dati del primo trimestre 2007 – ha spiegato Cirillo Marcolin, presidente di Anfao e Mido e amministratore delegato dell’omonima azienda veneta – confermano il trend del 2006, con una crescita a due cifre sia della produzione sia dell’export.

Una minaccia concreta alle aziende del settore (circa 1.100, che danno lavoro a 18mila persone) però c’è e si chiama contraffazione. «Il Mido è stata la prima fiera italiana, 11 anni fa, ad aprire un desk interno anti-contraffazione», spiega l’avvocato Daniela Mainini, esperta di tutela della proprietà intellettuale. «In questo settore possono essere colpiti i marchi, i modelli e i brevetti: gli espositori che si imbattono in prodotti contraffatti possono rivolgersi al nostro desk, istituito da Anfao, Mido e dal Centro studi contraffazione, di cui sono presidente. Non facciamo "processi" in loco, e nemmeno arbitrati, ma diamo consigli agli espositori sulla via migliore da seguire per tutelarsi: a volte può servire l’azione civile, altre quella penale, prevista ad esempio quando si riscontri l’applicazione dell’etichetta "made in Italy" a un prodotto che in realtà è interamente fatto altrove».



www.anfao.it, www.mido.it


+4%


La crescita del numero di visite oculistiche in Italia nel 2005. L’invecchiamento della popolazione
e i conseguenti problemi alla vista sono tra i fattori che manterranno alta la domanda di occhiali

Newsletter