
Due milioni e mezzo alla Fiera
Cinque miliardi di vecchie lire diluiti in tre anni: due milioni e mezzo di euro di nuovi finanziamenti garantiti dalla Finanziaria in approvazione al Senato. La conferma della notizia anticipata ieri, arriva dal deputato Alberto Giorgetti, capogruppo in Commissione Bilancio e componente della Consulta economica per le politiche di governo di Alleanza Nazionale. «Dopo una lunga trattativa svolta nei giorni scorsi ed in particolare nella nottata di domenica scorsa», spiega Giorgetti, «alla presenza dei ministri Alemanno e Siniscalco, ho ottenuto l’inserimento del comma 475 nel maxi emendamento della Legge Finanziaria su cui il Governo ha presentato la fiducia. L’emendamento prevede uno stanziamento di 3 milioni di euro per gli anni 2005, 2006 e 2007, per un totale quindi di 9 milioni di euro, per le Fiere di Verona, Padova, Foggia e Bari». Per Veronafiere, che proprio in questi giorni è impegnata in una difficile sfida con i francesi di GL Events per Padovafiere, «c’è quindi uno stanziamento complessivo di 2 milioni e 250mila euro nel triennio». «Sono particolarmente soddisfatto del risultato acquisito poiché si tratta della terza Legge Finanziaria consecutiva», sottolinea Giorgetti, «in cui il Governo ha riconosciuto al sottoscritto e ad Alleanza Nazionale quindi, la valenza strategica della Fiera di Verona come polo espositivo con particolare vocazione all’agroalimentare». I finanziamenti non dovrebbero avere un particolare vincolo di destinazione: «Questo ulteriore contributo potrà rafforzare la capacità finanziaria dell’ente impegnato anche in questi giorni in scelte industriali di sviluppo strategico che determineranno un’ulteriore crescita attrattiva del sistema Verona. Ho motivo inoltre di annunciare ulteriori interventi per il territorio nei prossimi mesi». In Consiglio regionale, inoltre, il capogruppo dell’Udc Franco Bozzolin è intervenuto per sottolineare «la soddisfazione per l’iniziativa congiunta tra le Fiere di Verona e Vicenza di costituire una società, sotto la regia della Regione, non tanto al solo scopo di presentare un’offerta che eviti ad altri di impadronirsi della quota di maggioranza della Fiera di Padova, quanto soprattutto perché può essere il primo passo per arrivare alla tanto attesa, ed auspicata, realizzazione di un autentico “Sistema Fieristico Veneto”».