
Dibattito sulla trasformazione urbanistica
Una nuova città è in procinto di sorgere al posto dei capannoni della vecchia fiera di Milano e tra i padiglioni della nuova fiera di Rho. Una nuova città geografica, sociale ma anche e soprattutto economica. È il nuovo sistema espositivo di Milano, presentato ieri sera da Claudio Artusi, amministratore delegato di Sviluppo Sistema Fiera in una delle conferenze Milano Ottagono, dedicate alla Milano del futuro. ´Grazie ai progetti di trasformazione del nuovo sistema espositivo della Fiera di Milano’, ha spiegato Claudio Artusi, ´il capoluogo milanese attraversa una profonda fase di conversione, dove architetti di fama internazionale spazio dopo spazio stanno ridisegnando i confini strutturali e infrastrutturali di tutta l’area urbana’. Milano, da tempo alla ricerca della sua vocazione post-industriale diviene quindi polo dell’architettura mondiale ma non solo: la possibilità di agire direttamente su una delle sue aree centrali consentirà alla città di delineare nuove strutture e modalità abitative di moderna concezione, nuovi modelli ricreativi e nuovi spazi di aggregazione. Grandi nomi, grandi numeri e grande interesse attorno al progetto che a detta dello stesso Artusi sta risultando vincente sia grazie all’abilità di tecnici e ingegneri impegnati nei lavori ma anche e soprattutto per il potente e prospero motore di natura economica che alimenta il sistema fiera e che consente di ambire e di ottenere il meglio sul mercato. Il progetto nasce con tre obbiettivi di fondo: aumentare il volume di affari di Fiera Milano, rendere più vivibile l’area urbana nel quale la fiera è storicamente insediata e il consolidamento della città all’interno del mercato internazionale. Quando sarà ultimato, il nuovo sistema espositivo di Milano si articolerà su due poli: da una parte il core internazionale verrà insediato nel polo di Rho nei nuovi spazi espositivi progettati da Fuksas e presentati alla conferenza da Giuseppe Blegnini, progettista dello studio Fuksas, dove in molteplici e immensi spazi espositivi uniti da una vela in vetro e acciaio verrà creata una vera e propria città fieristica; dall’altra, lo spazio che rimarrà di proprietà di Fondazione Fiera dopo la riqualificazione del quartiere milanese. Il resto della vecchia zona fieristica è stata oggetto della gara internazionale che ha visto neovincitore il progetto della cordata CityLife composta da Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Pier Paolo Maggiora.