Rassegna stampa

Decorazioni hi-tech e ritorno al cotto

bagni più belli e le piastrelle più nuove e smaglianti nascono in Italia e quest’anno il Cersaie, Salone internazionale della ceramica per l’architettura e l’arredobagno promosso da Confindustria Ceramica, li espone in Fiera a Bologna da martedì 28 settembre a sabato 2 ottobre con oltre mille espositori su 176mila metri quadri.
La crisi edilizia ha lasciato il segno perché l’export, la grande forza del made in Italy, ha chiuso il 2009 con un -26% circa per i sanitari e un -18% per le piastrelle in ceramica. Ma già nei primi 5-6 mesi del 2010 la tendenza si è invertita (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Cosa troveremo a Bologna? Se prosegue la ricerca hi-tech che crea piastrelle “travestite” in modo naturale da graniti, metalli, ossidi, marmi, pelli e superfici laviche (Fincibec usa una decorazione a tecnologia digitale senza contatto), arriva anche l’effetto-pietra con il Ciottolato di Keope che racconta le belle piazze antiche italiane, o il cotto di Cotto Possagno molto caldo che interpreta senza copiarli gli insigni cotti medioevali e rinascimentali italiani. Imola Ceramiche arriva a proporre una piastrella di spessore di 5 millimetri, un’audacia tecnologica arricchita da riflessi saettanti metalli di antiche guerre. Mutina propone Flow, un ritorno ai listelli rettangolari lucidissimi, acquei, a parete, degli anni 70 mentre Tagina su richiesta degli architetti internazionali ha realizzato un bordo-cavo di finitura da 5 cm sino a 92 cm adatto a qualsiasi completamento della pavimentazione o dei rivestimenti. Di nuovo su richiesta dei buyer esteri Tagina porta la spettacolare parete Lustro, aerei fiori annegati nella ceramica e interamente madreperlati. Massimiliano Adami ha inciso sul corpo lucido delle piastrelle Terraviva di Refin una lunga inquietante crepa che riprende quella visibile dall’alto della California. Boffi e Fantini propongono insieme Aboutwater, rubinetti alti, importanti, che si possono installare anche in esterno nel segno di una continuità stilistica di grande eleganza tra interni ed esterni. Axor porta il paravento riscaldante, con specchio basculante, appendiabiti disegnato da Patricia Urquiola; Maurizio Durante introduce il getto a cascata nel rubinetto forse più nuovo e originale: My Good, un pugno di acciaio abbagliante disegnato per IB Rubinetterie. Cristina Rubinetterie riprende le bocche di erogazione delle antiche fontane di paese con Tricolore Retrò, mentre Galassia propone Midas e Midas touch, in oro, bronzo, nero e platino. Prosegue l’impegno per l’ecocompatibilità di St Rubinetterie (da tempo non usa più il piombo nella produzione) i cui rubinetti invitano al risparmio dell’acqua. I sanitari italiani mescolano porcellane, pietre e resine eteree con spessori molto ridotti, soprattutto per le vasche. I lavabi o sono di forte impatto o diventano supporti sottili come nel caso di Bouroullec di Axor, con mensole leggere, ruotabili, di grande funzionalità. Ad Armani infine mancava, nella sua collezione Armani Casa, il bagno e grazie a un recente accordo con la spagnola Roca ecco nuovi arredi compresa la vasca scenografica che si ispira alle piscine a sfioro.
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