
“Dalla logistica un freno alle fiere”
“L’immagine di Firenze è talmente forte che qualunque tipo di promozione della città deve essere adeguata a quel livello”: Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, condivide la diagnosi della Sda Bocconi sul declino della competitività di Firenze, sottolineando soprattutto il ritardo nell’ammodernamento delle strutture espositive e delle infrastrutture per la mobilità: “Questa città che è una “città dell’anima” – dice – soffre del problema logistico, quando invece si dovrebbero avere servizi sempre più funzionanti, amichevoli verso l’utente”. Nonostante gli interventi fatti o in fase di completamento, resta un ritardo grave rispetto all’evoluzione degli investimenti dei concorrenti nazionali e internazionali. E tentare di recuperare il terreno perduto comporta fra l’altro opere particolarmente invasive, tali da mettere in crisi il sistema logistico della città. Proprio alla Fortezza da Basso stanno per essere avviati lavori, all’interno e all’esterno, che metterano a dura prova la mcchina organizzativa di Pitti: “Il fattore tempo, dunque, non è ininfluente – prosegue Napoleone – se si fossero affrontati i problemi negli anni 90 oggi non ci troveremmo di fronte a queste difficoltà che riguardano spazi unici e forniture di servizi che sono la nostra ricchezza rispetto ai concorrenti”.
Nel settore delle fiere il rapporto della Sda Bocconi, generalmente critico, contiene giudizi positivi per l’attività di Pitti Immagine: “Siamo riusciti a essere attrattivi – spiega ancora – anche perché rappresentiamo un settore, il tessile, che è fortemente legato al territorio”. Ma perché le fiere a Firenze non riescono a diventare un fattore trainante? “Il problema sta nella dimensione. Oggi non c’è più spazio per eventi di tipo regionale, ma si resta sul mercato solo se si organizzano manifestazioni di livello internazionali”, ritiene Napoleone. Nel caso di Prato Expo, che si allea con Biella e Como, per esempio, si tratta di “fare massa critica” creando un’unica fiera delle quattro esistenti per battere la concorrenza di Parigi.
Ma ci sono anche altre idee per rilanciare la capacità di attrazione di Firenze. La più importante, lanciata dal presidente della Camera di Commercio, Luca Mantellassi e attualmente oggetto di una ampia discussione in città, è la creazione di una “Fondazione per la cultura”, con la partecipazione delle categorie economiche, le fondazioni bancarie, le amministrazioni, con l’obiettivo di finanziarie progetti di grande livello: “É un’idea da approfondire e valutare sotto tutti i suoi aspetti”, conferma l’Ad di Pitti Immagine. In ogni caso – aggiunge – “è il momento di fare delle scelte coraggiose. Bisogna essere consapevoli che l’arrivo di nuovi flussi turisticid alla Cina e dai Paesi dell’Est rischia di allontanare il turismo più sofisticato. Occorre dunque governare la nuova situazione e Firenze ha tutti i titoli, e i contatti, per farlo”.