
Dal Nord un telegramma a Napolitano
Marco Morino
MILANO
Gli imprenditori lombardi lanciano un vibrante appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in difesa dell’aeroporto di Malpensa. Lo strumento è semplice e diretto: il telegramma. L’ideatore dell’iniziativa è Michele Perini, past president di Assolombarda e presidente in carica di Fiera Milano Spa. Perini ha redatto in prima persona il testo del telegramma "pro Malpensa" che ieri mattina ha inviato al Capo dello Stato. Lo stesso testo, spiega Perini al Sole 24 Ore, è stato inviato anche «a 5mila colleghi imprenditori» nella speranza che, nelle prossime ore, al Quirinale giungano più telegrammi possibili. Il Nord non arretra di un passo e su Malpensa, in sintonia con le posizioni del governatore Roberto Formigoni, è disposto a ingaggiare un duro braccio di ferro. «Ci siamo rivolti al Capo dello Stato – spiega Perini – perché in questa fase preelettorale, con un Governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione e le Camere sciolte, è l’unica figura istituzionale che rappresenta e garantisce l’equilibrio del Paese». Oggi Napolitano sarà a Milano per celebrare i 200 anni della Borsa e gli imprenditori non si lasceranno sfuggire l’occasione per esternare al presidente della Repubblica le loro proeccupazioni sul futuro dell’hub lombardo. Nel telegramma gli imprenditori e i cittadini lombardi si dicono fortemente preoccupati per le gravi ricadute economiche e sociali derivanti da uno scellerato abbandono di Malpensa come previsto dal piano industriale di Air France-Klm per Alitalia. Inoltre chiedono che venga introdotta una moratoria triennale del piano (tre anni senza taglio dei voli di Alitalia a Malpensa, ndr), che siano valutate anche altre proposte presentate (l’offerta di Air One-Banca Intesa, ndr) e si appellano al Capo dello Stato affinché non consenta che un Governo in carica per l’amministrazione ordinaria e le Camere sciolte assuma decisioni irreversibili che influenzano in modo grave il futuro sviluppo economico dell’intero Paese. «Dobbiamo scongiurare il pericolo – aggiunge Perini – che il cda dell’Alitalia chiuda l’accordo con Air France da solo. Il fatto che i francesi ora dicano che andranno avanti nella trattativa per l’Alitalia solo con l’ok del prossimo Governo è una buona notizia. Ma noi non ci fermiamo». E a Perini fanno eco le parole pronunciate in serata da Formigoni: «Se la moratoria per Malpensa non andrà avanti ci sarà uno scontro totale. Un Governo non può pensare di distruggere il Nord».