
Dal Nord-Est più di 80 editori alla Fiera del Libro
Sono oltre un’ottantina gli editori di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia che parteciperanno alla ventunesima Fiera internazionale del libro di Torino, dall’8 al 12 maggio. I più numerosi sono gli editori veneti, poco meno di settanta, che approderanno alla manifestazione facendo dunque definitivamente rientrare l’ultimatum lanciato dal presidente della Regione, Giancarlo Galan, schierato in difesa della presenza di Israele come ospite d’onore della kermesse, pena il ritiro della delegazione veneta. Anche la Provincia autonoma di Trento sarà in fiera con lo stand del Servizio per la promozione delle minoranze linguistiche locali e il Friuli-Venezia Giulia con l’Agenzia regionale del turismo. «A Torino, nello spazio espositivo della Regione Veneto ci saranno 68 case editrici piccole e medie – spiega Romano Tonin, responsabile dell’ufficio editoria regionale – che potranno mettere in vetrina il loro prodotto». Saranno presentati vari titoli: dal volume dedicato alle "Città portuali e waterfront urbani" del Centro internazionale città d’acqua, ad "Iraq-Afghanistan. Guerre di pace italiane" del giornalista Gianandrea Gaiani, edito da Studio LT2 di Venezia, da "Chiusi in fabbrica" di Emanuele Cassani, editrice Del Miglio, a "My local guyde. Venezia. Per non sentirsi turista tra i turisti", da Edizioni Lightbox, a "Ville della Valpolicella" di Mario Luciolli, Jago edizioni.
E la cultura del Nord-Est sarà di casa anche al padiglione secondo della Fiera, dove in 500 mq è stato ricreato il fascino degli interni del Caffè Pedrocchi di Padova. Gli eventi, proposti da Marsilio editori, riguardano incontri, dibattiti, presentazioni di nuovi titoli, introdotti da Cesare De Michelis, Tinto Brass, Paolo Possamai, direttore de "La Nuova Venezia", che si confronterà sul modello Nord Est proprio con Galan.
«L’editoria triveneta per garantirsi un mercato – spiega Danilo Zanetti, editore di Montebelluna – si tiene comunque aggrappata al pubblico della macroregione, pari all’80% del nostro mercato. Consideriamo che le case editrici venete sono circa 420 (127 in Trentino-Alto Adige e 135 in Friuli-Venezia Giulia, secondo gli ultimi dati dell’Associazione italiana editori, ndr) ma solo un centinaio svolgono attività editoriale esclusiva, per il resto di tratta di enti, tipografie e librerie che editano anche libri». «Ogni anno – continua – vengono pubblicati un migliaio di nuovi titoli, ma l’editoria locale non può contare sulla pubblicità dei colossi editoriali e lamenta difficoltà distributive. Per vendere occorre caratterizzarsi producendo manualistica enogastronomica, storia locale, letteratura di montagna, itinerari turistici, libri fotografici, o ancora fiabe, leggende e filastrocche locali per i più piccoli».
Una specificità, quella della produzione per ragazzi «che si è sviluppata attorno al polo editoriale triestino e in Friuli-Venezia Giulia sulla scia dell’editrice Elle, famosa per aver creato tra gli anni 80 e 90 il tascabile per bambini e poi il filone a contenuto scientifico per ragazzi», illustra Giovanni Peresson, responsabile del centro studi dell’Aie. Anche i marchi triestini, come altre editrici sviluppatesi nello stesso periodo in Triveneto, ad esempio Demetra di Verona, sono però state acquisiti da case più importanti tutte collocate a Milano e Torino, a parte Giunti (Firenze) che ha acquistato l’editrice scaligera. «Mondadori, Marsilio, Neri Pozza, sono passati negli anni sotto il controllo delle editrici nazionali pur vantando il Nord-Est, il secondo mercato di lettori pari all’11%, dopo la Lombardia, al 33%», afferma Zanetti. «L’indice di assorbimento in libreria è cresciuto a Nord-Est dagli anni 70, più che nelle altre aree del Paese. Ciò fa ben sperare anche per i piccoli e medi editori, che dovrebbero comunque puntare a uno sbocco oltreconfine, potenziando i rapporti, ad esempio, con la Slovenia, per la vendita di libri, ma anche per l’acquisizione di diritti e di autori da pubblicare in italiano, come sta sperimentando Giunti. Inoltre occorre lavorare sulle guide e sulle pubblicazioni dedicate alle realtà locali in modo che il bookshop o l’area commerciale di ogni oasi, parco naturalistico, museo o strada del vino offra alcuni titoli al turista», conclude Peresson.
Valeria Zanetti
www.fieralibro.it
IN VENETO
420
Il totale delle imprese piccole e medie presenti in regione: di queste 68 andranno a Torino
IN FRIULI-VENEZIA GIULIA
135
Il numero delle realtà di piccole e medie dimensioni: di queste 5 saranno presenti a Torino
IN TRENTINO-A.A.
127
È il totale delle case editrici piccole e medie: 6 parteciperanno alla Fiera del Libro