Rassegna stampa

Dal libro una rete di media

di Stefano Salis
«Non importa a quale settore del mondo del libro sei interessato. Qui c’è». D’accordo: si tratta di uno slogan. Ma dice la verità. La Buchmesse di Francoforte, che si terrà dal 15 al 19 ottobre prossimi, celebra i suoi 60 anni di vita confermandosi la più importante Fiera mondiale del settore editoriale. I numeri bastano a dare un’idea: più di 7mila editori da oltre 100 Paesi, non meno di 380mila visitatori, 400mila titoli in esposizione, 13 padiglioni per 171mila metri quadrati di sviluppo (ci si sposta con navette di collegamento e tapis roulant sempre in funzione). E via elencando: si potrebbe continuare con i trend di crescita (lo spazio dedicato agli agenti letterari aumenta del 5%, il mercato dei diritti cinematografici da film che sale a due cifre…). Ma, come ogni istituzione che si rispetti, la Buchmesse non se ne sta con le mani in mano a gloriarsi dei suoi (molti) successi – proprio quest’anno che festeggia i suoi sei decenni con una mostra e una retrospettiva, visitabile anche sul sito –: esplora la via per il futuro. È proprio questa la direzione che il suo direttore, il brillante (e giovane) Juergen Boos (46 anni, in carica dal 2005) sta imprimendo alla Fiera. «La Fiera si è reinventata molte volte – ha detto nella conferenza stampa di presentazione – ma una cosa è rimasta la stessa: le persone e le loro idee, i "contenuti", come li chiamano oggi. Ebbene: l’era digitale è arrivata, ma i contenuti sono vivi e più che mai in salute».
La differenza è sottile, ma macroscopica allo stesso tempo. Non si parla più, dunque, solo di libri (o di letteratura: e spesso ci si ricorda solo dell’aspetto culturale, trascurando quello industriale, vero motore del libro) ma di industria dei contenuti. In 60 anni sono passate da Francoforte tutte le principali novità tecnologiche, dalle audiocassette ai cd rom, fino agli attuali prodotti online, «il risultato – continua Boos – è una meravigliosa diversità, che cresce continuamente e trova spazio in Fiera, senza eliminare i media tradizionali, come spesso si sente dire».
Eppure, a veder bene, i cari vecchi (intramontabili) libri cartacei, a Francoforte, fanno sì la parte del leone, ma "solo" con il 42% dei prodotti in esposizione, seguiti dai prodotti digitali (con il 30%, presenti alla Buchmesse fin dal 1990), mentre gli e-books costituiscono il 2 per cento.
E se Sony e Amazon presenteranno i loro nuovi «lettori digitali» (The Reader e Kindle, rispettivamente), Boos non ha mancato di notare che «vediamo qualcosa di nuovo: non è più il computer che viene imitato, ma il libro». Posto che con queste novità ci si confronterà sempre più spesso, non va sottovalutato che l’interazione tra le diverse forme è spesso virtuosa, come dimostra il caso di Paulo Coelho, l’autore brasiliano che inaugurerà la Fiera il 14 e ha spesso usato la rete per incrementare il suo numero di lettori, raggiungendo – ci sarà una festa apposita in Fiera – i cento milioni di copie vendute in tutto il mondo.
In ogni caso la Buchmesse è un monitor speciale per controllare da vicino cosa può accadere al mondo della lettura, nella sua accezione più ampia. Va tenuto presente che l’industria editoriale – che è fondata, sorretta, alimentata e continuamente rilanciata dal diritto d’autore (si veda l’intervento dell’editore Stefano Mauri qui a fianco) – o, più largamente, dei contenuti, mostra segni di grande vitalità. La conferenza Onu su Trade and Development (Unctad) ha designato le industrie della creatività tra le più dinamiche nell’economia mondiale con un fatturato di 445,2 miliardi di dollari nel 2007 e una crescita tra il 2000 e il 2005 dell’8,7% annuo. Queste imprese, secondo le stime Onu, generano il 2,6% del Pil della Ue, più del settore alimentare (1,9%) e dell’industria chimica (2,3%). In Germania il mercato dell’editoria libraria, nel 2007, ha fatturato 9,6 miliardi di euro.
Insomma la digitalizzazione può solo incrementare questi numeri (così credono a Francoforte) e il mercato dovrà cambiare per accogliere i nuovi strumenti. Il libro si modifica ma non muore, questo il messaggio: se in futuro ci saranno guerre sempre più aspre tra editori e librai, tra librerie di catena e online ciò riguarderà la modifica dell’assetto distributivo, non la natura dell’editoria. Anche per questo la Fiera dedica tutta una serie di incontri professionali (il pubblico arriva solo nel weekend) al futuro del mercato librario ma non cessa di esplorare realtà culturali importanti. L’ospite d’onore è la Turchia, accolta nel segno di un prossimo ingresso nella Ue e di grande rilevanza in Germania, con 2,5 milioni di turchi residenti (31mila a Francoforte): il programma di 350 incontri con i più grandi autori turchi (tra tutti il Nobel, Orhan Pamuk, già premiato a Francoforte nel 2005) non sarà dedicato solo a loro.
Il tutto in attesa del prossimo big: nel 2009 arriverà sul Meno, come Paese ospite, la Cina. Dovesse diventare una nazione di lettori l’industria editoriale avrebbe (almeno) altri 60 anni di successi garantiti.



Online la retrospettiva fotografica con tutti i protagonisti

La Fiera di Francoforte compie 60 anni
e organizza negli spazi espositivi, ma anche online (si veda il sito www.buchmesse.de, anche in inglese) una retrospettiva fotografica (foto dell’agenzia Picture Alliance) della sua vita. Nata da un’antica tradizione (fin dal Medioevo Francoforte aveva un fiera), la Buchmesse è stata la principale scommessa culturale tedesca negli anni del dopoguerra, sempre fortemente sostenuta da istituzioni e società civile.
1955
La settima edizione della Buchmesse in una delle più antiche foto della Fiera. La prima, nel 1949, si tenne nella Chiesa di S. Paolo
1973
L’autore satirico Billy Frick fa irruzione in Fiera vestito da Hitler per contestare le troppe pubblicazioni sul nazismo e il suo capo
1980
Uno dei grandi autori di bestseller in Fiera, un trentenne Ken Follett, per la presentazione del romanzo «Triplo». Il suo famoso «I pilastri della terra» arriverà qualche anno dopo e lo consacrerà tra i più venduti scrittori contemporanei
1998
Lo scrittore portoghese José Saramago riceve in Fiera la notizia di aver vinto il Nobel per la letteratura. Fatica a calmare i fotografi
2003
Mohammed Alì alla presentazione del libro dedicato alla sua vita (30 kg di peso, 7.500 € di costo). Non riuscì a dire una parola



I NUMERI

382mila
Visitatori
Nell’edizione dell’anno scorso
7.052
Espositori saranno presenti quest’anno
Di questi 3.275 i tedeschi
101
Nazioni rappresentate
L’anno scorso erano 108
403.402
Titoli in mostra
Dei quali 281mila di catalogo
e 122mila di novità
171mila
Metri quadrati
L’area espositiva complessiva
810 milioni di dollari
Il fatturato del mercato turco
Gli editori in tutto sono 1.724
5.700
Le novità nel mercato turco ogni anno
17,20 euro
Il prezzo medio di un libro in Turchia in edizione rilegata (8,6 euro per i tascabili)

Newsletter