
Da Multifiera l’invito a guardare ai mercati dell’Est
PORDENONE. «I mercati dell’Est europeo restano i più interessanti per lo sviluppo della nostra economia. Bisogna guardare sì a India e Cina, ma soprattutto all’Europa centrale ed orientale»: mentre gli indicatori economici, come le esportazioni, fanno intravedere qualche nuvola sul Friuli Venezia Giulia, Milos Budin, sottosegretario al Commercio internazionale, intervenendo all’inaugurazione di Multifiera ha esortato le imprese a non temere la crescita. «Questa rassegna – ha detto Budin sulla campionari – rappresenta le eccellenze del sistema produttivo locale e nazionale e testimonia il grande dinamismo del Nordest del Paese, che continua ad essere locomotiva economica». Impegnato nei prossimi giorni in Slovenia con il presidente Prodi, Budin ha evidenziato come i confini amministrativi abbiano perso forza nel mercato globale e come ci sia ancora da lavorare in ambito infrastrutturale. «Il sistema produttivo è più avanti di 10 – 15 anni rispetto a quello infrastrutturale – ha aggiunto -. Ecco perché l’impegno della Regione per il corridoio 5 è importante». Oltre a una mostra – la prima in Europa – sul tema, la fiera proporrà il 14 settembre anche un convegno al quale parteciperà il presidente Illy. L’esposizione stereoscopica e multimediale, realizzata dalla Virtualgeo, sarà successivamente riproposta in alcune delle principali città attraversate dal Corridoio 5. Dell’intenzione della Regione di realizzare il corridoio 5 ha parlato l’assessore Lodovico Sonego sottolineando come le istituzioni accompagnino la crescita economica del territorio attraverso una politica di riforme. L’inaugurazione della Fiera, presieduta da Alvaro Cardin, è stata occasione non solo per parlare del rapporto tra economia mercato e infrastrutture, ma anche per affrontare la spinosa questione fiscale. Ci ha pensato il presidente della Commissione attività della Camera, Daniele Capezzone, durante l’inaugurazione della mostra «Il futuro è artigiano» allestita da Confartigianato. «Basta col fisco e la burocrazia oppressivi – ha detto con forza Capezzone -. E’ ora di smetterla col tifo contro gli imprenditori. È un dovere della politica tutta ricordare che in Italia esistono 800 mila imprenditori artigiani che ogni giorno meriterebbero una medaglia per il ruolo chiave che svolgono e per la ricchezza che producono per il Paese. È ora di finirla con questo clima nei loro confronti. Occorre invertire la rotta». L’artigianato si propone a Multifiera in una veste nuova. Dopo aver puntato sulle tradizioni e la propria storia, in questa edizione l’associazione presieduta da Silvano Pascolo ha scelto di proiettare lo sguardo al futuro visto che lo sviluppo economico del territorio è sempre meno dipendente dalle grandi imprese manifatturiere ad alto contenuto di manodopera e sempre più vincolato alle performances delle Pmi, in grado di proporre prodotti ad alto valore aggiunto. Altro attore protagonista di Multifiera è il mondo cooperativo. Il padiglione 8 è dedicato ad Expocooperazione e al mondo agro – alimentare e dei servizi, mentre mercoledì 12 i principali rappresentanti di categoria affronteranno in un convegno il tema «L’internazionalizzazione del sistema cooperativo: quali strategie». Gli altri padiglioni sono dedicati al “fare casa” in una nuova ottica. Non solo arredamento, ma domotica, risparmio energetico, bio – edilizia, in modo da proporre ai visitatori un evento complementare a Casa Moderna. Martina Milia