
Da fiere e congressi almeno 109 milioni
Il settore assicura circa 100.000 pernottramenti RIVA. Riva del Garda Fierecongressi, società erede di Palacongressi nella gestione degli eventi rivani, da un anno a questa parte si chiede se, quanto e come riesca a rispondere alle finalità statutarie assegnatele dai soci. La società presenta una peculiarità: essendo una spa è destinata alla produzione di utili, che però – data la qualità «pubblica» dei soci stessi – non sono rappresentati da dividendi spartiti fra gli azionisti ma da una funzione di volano per il sistema economico altogardesano e trentino. La valutazione della ricaduta -e quindi il cosiddetto bilancio sociale- è quindi prioritaria. Ecco la ragione della presentazione, avvenuta nel pomeriggio di ieri, del primo di questi «bilanci sociali» redatto dal professor Michele Andreaus (dipartimento di informatica e studi aziendali della facoltà di Economia dell’università trentina) ed illustrato dal presidente Malfer, dal direttore Laezza e dalla dottoressa Gabriella Gentile, esperta di congressi e consulente della società. I numeri dicono che il fatturato 2005 di Riva Fierecongressi nel 2005 è stato di 9.134.551 euro. Gli studi di settore aggiungono che l’indotto può essere stimato tra le 12 e le 20 volte il fatturato totale: il che porta a concludere che fiere e congressi movimentano fra i 109 ed i 182 milioni annui. L’attività fieristico-congressuale ha prodotto, con 8 fiere e 75 congressi, circa 100.000 presenze alberghiere, pari all’11,6 % del totale, per un totale di 4 milioni di euro. Nello stesso 2005 la società ha stipulato 724 contratti di fornitura con 180 soggetti (79% della provincia di Trento) per 3,4 milioni: di questi poco meno della metà (1.661.422 pari al 48%) è finito in tasca a rivani. Sulla base di queste indicazioni (e riservandosi di precisare le diverse voci negli anni avvenire) escono alcune indicazioni di strategia per la società, in vista di quel 2011 che rappresenta nei programmi la conclusione dei lavori di ampliamento e riqualificazione, sostenuti con investimenti nell’ordine dei 90 milioni dalla provincia. Per le fiere si tratterà di avviare -sull’esempio della fiera della Pesca- tutta una serie di eventi di nicchia in ambiti territorialmente vocati, come vela, surf, musica, calzature e pelletteria che consentono anche di «vendere» pacchetti vacanza (Rivatour è attesa ad un nuovo impegno) legati all’intera provincia. Per i congressi l’indicazione è per privilegiare (sempre nei limiti del possibile) eventi a carattere nazionale ed internazionale, tradizionalmente più «ricchi» perchè producono anche presenze alberghiere. Più di tanto il settore non potrà espandersi: dal 25 agosto, ha detto Laezza, al 16 novembre non c’è un giorno libero. Qualche miglioramento è atteso dalla costruzione annunciata del teatro: il vincolo rappresentato dalle date della stagione teatrale per la sala Mille è già pesante da sopportare perchè limita la disponibilità: già 210 giornate vedono la struttura occupata da congressi.