
Da domani Fiera del Levante in Albania
Il made in Italy si mette in vetrina sul mercato albanese. Da domani e fino al 30 maggio, il Palazzo dei Congressi di Tirana ospiterà la sesta edizione della Fiera del Levante in Albania.
Come lo scorso anno (quando l’evento è stato dedicato al comparto edilizio, con la prima edizione della biennale Edil Levante), la manifestazione non avrà i caratteri della campionaria, ma sarà riservata ai tre settori più caratteristici del cosiddetto «stile italiano»: la moda, l’arredamento e l’agroalimentare. «L’anno scorso – spiega il vice presidente dell’ente, Paolo Nitti – abbiamo puntato sulle costruzioni, vista l’ampia domanda presente sul territorio albanese, che è un cantiere a cielo aperto. Quest’anno abbiamo proseguito un percorso ideale: si costruisce, si arreda, si fa moda si scopre il ben vivere». La decisione di abbandonare la formula della fiera campionaria, prosegue Nitti, si lega «alla crescente qualificazione della domanda locale, dovuta al sostenuto ritmo di crescita dell’economia albanese (le previsioni del Global Insight parlano del 5,3% annuo fino al 2008, ndr)». Quest’anno saranno presenti circa cinquanta espositori, tra i quali anche numerosi soggetti istituzionali (Regioni Puglia, Lazio e Marche, Provincia di Bari, Camera di commercio di Bari e Ice). La Fiera avrà innanzitutto una sezione dedicata ai beni di consumo, in cui saranno ricomprese tre aree: mobile e design italiano, enogastronomia, moda e tessile per la casa. Ci saranno poi zone speciali tra cui la «sala workshop» e il «business centre» che saranno riservate a incontri programmati tra espositori e buyers.
La manifestazione di Tirana (che nel 2003 ha fatturato 330mila euro con un margine di utile di circa il 10%) potrebbe essere esportata in altri Paesi dell’area balcanica: «Non lo escludo – conclude Nitti -, tuttavia si tratta di un’ipotesi non immediata». La Fiera del Levante, comunque, porta avanti il progetto di un corridoio fieristico attraverso i Balcani. L’iniziativa si sta concretizzando con la partecipazione di collettive italiane alle quattro più importanti fiere specializzate del settore agroalimentare in Serbia, Macedonia, Romania e Bulgaria, finanziate col contributo della legge 84/01 sulla ricostruzione dell’area balcanica.