
Corsa contro il tempo per la Fiera di Pero-Rho
Nuova corsa contro il tempo per il nuovo polo fieristico di Pero-Rho. A sei settimane dall´apertura del salone del Ciclo, i nuovi padiglioni sono pronti, ma mancano ancora le strade. Quello dei collegamenti, infatti, si conferma il tallone d´Achille della più grande opera di ingegneria civile d´Europa degli ultimi anni. Cinquecentotrentamila metri quadrati pavimentati costruiti su un´area di due milioni di metri quadrati con un perimetro di 5 chilometri. Una scommessa che sembra non finire mai, dopo la parziale inaugurazione di fine marzo e il recente nuovo battesimo alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Gli 8 grandi padiglioni per complessivi 345mila metri quadrati coperti più i 60mila all´aperto sono praticamente pronti. Così come l´imponente boulevard lungo 1.300 metri, che collega l´entrata Est a quella Ovest coperto dalla grande vela di vetro e acciaio disegnata dall´architetto Massimiliano Fuksas. Ma ancora oggi, la prima impressione del visitatore fuori dai cancelli è quella di trovarsi davanti a un eterno cantiere. L´atmosfera è da day after. Le immense strutture sono deserte, dato che ormai sono all´opera solo gli operai della manutenzione. Polvere dappertutto, calcinacci, piloni in cemento armato del cantiere dell´alta velocità ferroviaria che attraversano i pochi raccordi stradali già operativi. Come quello con l´autostrada dei Laghi. Nessuna traccia della nuova statale Monza-Rho, se non una grande distesa sterrata. Ancora da realizzare il raccordo definitivo con l´autostrada Milano-Torino e la rampa di uscita della tangenziale Sud, che collegherà anche la Milano-Genova alla nuova Fiera. Tutte opere che, secondo le previsioni dei soggetti attuatori, Anas e Provincia, dovrebbero essere completate entro il 2006. E sulle quali vigila anche il commissario straordinario nominato dal governo Adolfo Colombo. Altre note dolenti, sono i ritardi dei nuovi collegamenti ferroviari. Ancora incompleto il prolungamento della linea rossa della metropolitana. Finora è stato operativo solo il giorno dell´inaugurazione, da Molino Dorino alla fermata Fiera. Dal 12 settembre, dovrebbe funzionare su due binari, ma fino a novembre non effettuerà la fermata Pero. Bisognerà, invece, attendere il 2007 per la nuova stazione ferroviaria. E addirittura il 2009 per vedere collegato il nuovo polo fieristico al sistema dell´alta capacità ferroviaria. Nonostante tutto ciò, la nuova Fiera conta di arrivare a pieno regime già dai primi mesi del 2006.
«È evidente che c´è qualche problema – ammette Oscar Cassa, responsabile del coordinamento infrastrutture di Sviluppo Sistema Fiera – ma soprattutto perché il cantiere del nuovo polo fieristico e quelli delle nuove strade non sono partiti insieme».
Ma per la verità anche la nuova struttura ha avuto qualche incidente imprevisto. Alcuni pannelli dei controsoffitti dei nuovi uffici, anche proprio dove è passato il capo dello Stato durante la sua recente visita, si sono già staccati. Facendo andare su tutte le furie anche l´architetto Fuksas, che in un carteggio con i responsabili del cantiere, ha chiesto verifiche e modifiche in corsa. I lavori sono stati troppo frettolosi per consegnare l´opera nei tempi previsti? «Tutta colpa di una tromba d´aria che ha scoperchiato persino il tetto della vecchia palazzina degli uffici – tiene a precisare ancora Oscar Cassa – Comunque c´è in indagine in corso. E fatti del genere non si dovranno ripetere».
In attesa che dopo l´estate il salone del Ciclo collaudi definitivamente la nuova struttura, al momento gli unici ospiti della nuova Fiera di Pero-Rho sono gli animali. Qualche cornacchia, un fagiano, è stata avvistata persino una volpe. E tantissimi conigli. Una vera invasione dopo la bonifica dei terreni, che una volta ospitavano la raffineria. Tanto che è dovuta intervenire a più riprese la protezione animali. Ma soprattutto ovunque un tappeto di zanzare. Il che ha consigliato di svuotare subito i laghetti artificiali sotto i padiglioni dei bar e ristoranti. Altri piccoli segnali che confermano che il rodaggio della macchina deve ancora terminare. Un altro esempio? Sembra sia ancora tutta da verificare l´effettiva efficacia del sistema di raffreddamento del pavimento dei boulevard sotto la vela di Fuksas. La griglia di canaline nel pavimento, dove scorre acqua gelata per far scendere la temperatura potrebbe dare risultati inferiori alle aspettative. In ogni caso questo sofisticato meccanismo non è stato utilizzato nemmeno durante la visita di Ciampi. Nonostante la temperatura sotto la “vela” fosse altissima, per via dell´effetto lente della struttura in vetro e acciaio della copertura.