Rassegna stampa

«Con 6,5 milioni cambierà l’area fieristica»

di Francesco Fain Investimenti per sei milioni e mezzo di euro sulla struttura, sei manifestazioni fieristiche (delle quali due già svolte con notevole successo di pubblico) organizzate inizialmente da Gorizia Fiere per poi essere promosse dal nuovo soggetto Udine Gorizia fiere spa che nascerà (questi sono gli auspici e i programmi delle due parti interessate al matrimonio) entro i prossimi giorni. Si tratta, indubbiamente, di una svolta epocale quella che sta per conoscere l’attività fieristica nella nostra provincia. «Una mossa lungimirante per garantire lunga vita alla fiera di Gorizia», secondo i promotori (Camera di commercio in primis). E allora, progetti alla mano, si scopre che il quartiere fieristico di via della Barca – dopo la prima fase di sistemazione e messa a norma – cambierà decisamente volto. Sul piatto ci sono già 2 milioni 500 mila euro stanziati dalla Camera di commercio ai quali si aggiungono i 4 milioni messi a disposizione dalla Regione. Il progetto è molto ambizioso e comprenderà, fra l’altro, la costruzione di una nuova palazzina posta all’ingresso del compendio che comprenderà gli uffici gestionali assieme a una sala convegni da 180 posti e di una mensa. Ne abbiamo parlato con il direttore pro tempore di «Gorizia fiere» Pierluigi Medeot, subentrato nel novembre dello scorso anno a Maurizio Tripani. È lui che sta lavorando assieme ai suoi collaboratori e assieme, chiaramente, al presidente di gorizia fiere Emilio Sgarlata per lo sviluppo dell’attività fieristica. Medeot, che futuro avrà il quartiere fieristico di via della Barca? Un futuro sicuramente roseo, in quanto sarà completata la ristrutturazione per un importo di 6.500.000 euro, il che consentirà l’utilizzo polifunzionale dell’intero quartiere fieristico, rendendolo «vivo» per tutto l’anno al contrario di quanto succedeva sino ad oggi quando, invece, l’area veniva utilizzata quasi esclusivamente in occasione delle varie manifestazioni fieristiche. D’altra parte continueranno ad essere organizzate le attuali manifestazioni, magari migliorate ed attualizzate. A proposito di manifestazioni fieristiche, ci saranno cambiamenti anche per l’attività espositiva? È possibile. La flessibilità deve sempre accompagnare una programmazione: se dovesse verificarsi che una fiera non riscontrasse più il gradimento del pubblico e/o degli espositori, è naturale immaginare soluzioni alternative. Pollice verde ed Expomego sono state baciate dal successo ma sono state le ultime organizzate da Gorizia fiere. Sta per nascere, infatti, Udine-Gorizia fiere spa. A che punto siamo? Siamo alle battute finali. Si ritiene, infatti, che qualche decina di giorni siano sufficienti per ottemperare agli obblighi burocratici necessari al processo di integrazione. Che futuro può avere Expomego, la cui formula forse è un pò sorpassata? A nostro avviso «Expomego», che ha alle spalle ben 36 edizioni, incontra ancora un largo consenso: l’afflusso di pubblico, soprattutto nella giornata festiva, ne è una pratica dimostrazione. Certo, la formula può essere attualizzata, quindi ulteriormente migliorata, con una caratterizzazione specifica o, come quest’anno, con eventi collaterali a corredo. Esiste un omologo sloveno di Gorizia fiere? C’è la possibilità di una collaborazione transfrontaliera in questo campo? Noi lo auspichiamo. Nova Gorica non dispone ancora di un quartiere fieristico, quindi in un’ottica di collaborazione transfrontaliera, sarebbe utile per entrambi, pensare ad eventi di comune interesse. Crediamo che anche in questo settore la collaborazione transfrontaliera può essere un’ottima risorsa. Scandiamo i tempi della sistemazione del quartiere fieristico. Con la postilla che è difficile mettere in conto eventuali contrattempi. La verità è che ci siamo dati tempi molto stretti. Riteniamo al massimo, di concludere i lavori prima dell’estate 2007. La figura del direttore di Gorizia fiere non ci sarà più? O meglio svolgerà questa mansioni Maurizio Tripani da Udine? Nel progetto d’integrazione è previsto che il direttore di Udine – Gorizia Fiere spa organizzi e gestisca sia la Fiera di Udine che quella di Gorizia, trattandosi di una unica società. Ma, se mi permettete, vorrei fare un’ultima considerazione. Quale? L’iniziativa della Camera di Commercio di Gorizia in materia è assolutamente di grande respiro, di forte attualità, e va nella direzione di un’economia moderna: al di là di banali campanilismi, la nostra area, intendo quella regionale, è necessario che faccia sistema, per un utilizzo ottimale delle risorse, per un’offerta assolutamente qualificata, per una programmazione importante del territorio, esaltando al meglio, nelle singole iniziative, le specifiche peculiarità di ciascuna provincia. E questo, naturalmente, non vale solo per le manifestazioni fieristiche.

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