
Cofferati: “La priorità è Rimini Bisogna costruire un’alleanza”
Bologna,11 maggio 2007 – Per il sindaco Sergio Cofferati (nella foto), nonostante la proposta di collaborazione lanciata dalle pagine del ‘Sole 24 ore’ da Claudio Artusi, amministratore delegato della Fiera di Milano, “la priorità” per la Fiera di Bologna rimane la costruzione di un’alleanza con Rimini. Ai piani alti di piazza della Costituzione, però, si guarda con un certo interesse all’apertura dei cugini-concorrenti dell’expo lombardo. “L’amministratore delegato della Fiera di Milano – osserva il vicepresidente della società bolognese, Luigi Marino, a margine dell’assemblea di Confcooperative Bologna – ha detto delle cose di buon senso, che bisognerebbe prendere in considerazione. E il consiglio di amministrazione le prenderà in considerazione”. Cofferati ribadisce, invece, che è Rimini ad avere la precedenza. “E’ questa la priorità”, risponde ai cronisti a margine della cerimonia per il taglio del nastro di Cosmofarma. “Questo – aggiunge – non esclude altri rapporti, ma in primo luogo c’è Rimini”. Per il resto, va avanti il primo cittadino, “la Fiera deve definire rapidamente il proprio progetto industriale. Ci stiamo lavorando”. Nel breve periodo Bologna deve provvedere a “difendere e valorizzare i propri marchi e a cercare alleanze”, privilegiando, tuttavia, l’asse emiliano-romagnolo. D’altronde, fu proprio Cofferati, all’inizio dell’anno, a rilanciare l’ipotesi, mai del tutto approfondita, di un accordo con Rimini. Il sindaco nella medesima circostanza aprì le porte della società fieristica alla Regione, anche in vista della ridiscussione dei patti parasociali che scadono ad ottobre (dello scioglimento anticipato chiesto dai soci privati in autunno non si è più parlato). Se sul primo punto procede, come ha confermato pochi giorni fa l’amministratore delegato, Michele Porcelli, il lavoro del comitato esecutivo, l’ingresso di viale Aldo Moro nel capitale sociale dell’expo pare non avere fatto per ora passi avanti significativi, nonostante i soci pubblici (Provincia, Comune, Finanziaria Bologna metropolitana e Camera di Commercio) a fine gennaio abbiano dato il loro parere favorevole. Tempi tecnici, secondo i protagonisti dell’operazione. Per far entrare la Regione nella compagine sociale, infatti, è necessario un passaggio di quote dagli altri azionisti istituzionali, in modo che la quota del pubblico rimanga invariata. Per farlo, però, a quelle azioni va attribuito un valore e serve una perizia tecnica. L’ultima risale al 2003-2004, quando fu deliberato l’aumento di capitale della Fiera. Nel frattempo, però, il valore dell’expo è cambiato. Un nuovo approfondimento è in corso e lo sta portando avanti Bologna Finanziaria Metropolitana, nell’ambito di una stima che riguarda la società presieduta da Federico Castellucci (che detiene poco più del 7% dell’expo) e che dovrebbe essere pronta prima della pausa estiva. online@quotidiano.net